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Fabriano Bilancio approvato, la soddisfazione della maggioranza

giunta ghergo fabriano

Il bilancio di previsione 2023 è stato approvato nella giornata di ieri con 14 voti favorevoli e 5 contrari

Fabriano, 25 gennaio 2022Il Consiglio Comunale di Fabriano, nella seduta del 24 gennaio ha approvato, con 14 voti favorevoli, 5 contrari e nessun astenuto, il Bilancio di previsione per l’anno 2023. Si tratta di uno degli atti più importanti per un Comune.

Una premessa doverosa: sia la Corte dei Conti, sia i revisori contabili hanno certificato che l’Amministrazione guidata dalla Sindaca Daniela Ghergo, insediatasi poco più di sei mesi fa, ha ereditato una situazione Patrimoniale totalmente “ingessata”.  Un vero e proprio “pre-dissesto”, per l’assoluta insipienza ed imperizia amministrativa di chi ha guidato la città negli ultimi cinque anni, con una autentica “gelata” amministrativa che ha paralizzato l’azione politica del territorio.

Questo non ha impedito, grazie in primo luogo all’indiscussa competenza tecnica  dell’Assessore Marcolini, di poter ricavare e destinare, in sede di assestamento di bilancio a fine 2022, ben 150mila euro per destinarli, nella misura di 100mila euro alle società sportive di base e 50mila per “calmierare” l’abnorme aumento delle bollette di luce e gas, a beneficio delle famiglie meno abbienti. Un segnale di perequazione fiscale e di equità sociale di straordinaria rilevanza, nelle condizioni date, pressoché drammatiche. 

Il bilancio dei Comuni dipende, in gran parte, dall’entità dei trasferimenti decisi ed attuati dal Governo Centrale. E cosa ha deciso, l’attuale Governo, con la legge di bilancio approvata a fine 2022? Ha “tagliato” il trasferimento di 450 milioni agli 8 mila comuni Italiani, destinando contemporaneamente la cifra abnorme di 850 milioni a beneficio di venti Società della massima serie del campionato di calcio, alcune delle quali addirittura quotate in borsa. Una scelta che grida scandalo e vendetta, per la sua logica “clientelare” e mercificatoria

Una scelta “politica”, perché colpisce comunità locali che sono guidate, guarda caso, all’80%, da amministrazioni di centro-sinistra. Ha sostanzialmente lasciato invariato l’investimento nel SSN (Servizio Sanitario Nazionale), incrementandolo della misura irrisoria di due miliardi di euro, quando un’inflazione a due cifre, che non si vedeva dalla metà degli anni ottanta del secolo scorso, di fatto depaupera ed erode fortemente quel fondo per una cifra pari ad almeno 8 miliardi effettivi.

Ciò comporterà ulteriori tagli ai servizi delle aree interne, ad iniziare dai servizi sanitari. E Fabriano è una delle “Capitali” di queste aree più disagiate e dopo aver perso, negli ultimi anni, il Tribunale, l’Agenzia delle entrate, la Camera di commercio e (probabilmente) la sede distaccata della Motorizzazione Civile, questi continui e reiterati tagli ai trasferimenti rischiano di privare la città e il territorio di ulteriori servizi essenziali. Ha aumentato la soglia della Flax tax ad un livello tale (85milaeuro) da causare una voragine nei conti pubblici, andando contro uno dei cardini della Costituzione Repubblicana, che all’articolo 53, prescrive la “progressività’” delle imposte, uno dei criteri più democratici della convivenza civile.

Nonostante questi veri e propri “macigni”, l’Amministrazione Comunale del Comune di Fabriano è stata una delle prime, in tutta la Regione, nel riuscire ad approvare il bilancio di previsione per l’anno 2023. È un bilancio che guarda al futuro della nostra città, per fare in modo che vengano realizzare tutte le importanti opere pubbliche di cui i fabrianesi hanno bisogno. È un bilancio incentrato sui principi di perequazione fiscale ed equità sociale: le fasce più deboli non sono minimamente toccate, non subiscono alcun aumento a livello di tassazione, mentre chi ha di più è giusto che paghi di più a titolo di IMU. È un bilancio che ha ricevuto parere pienamente favorevole dall’Organo di Revisione Economica e Finanziaria, tenuto anche conto che le finanze comunali vengono riportate nella necessaria situazione di equilibrio.

Un bilancio propedeutico a quel “Piano strategico” per Fabriano che l’amministrazione, attraverso il coinvolgimento delle parti sociali (Sindacati e associazioni di categoria) ha intenzione di varare entro la prima metà del 2023, come occasione di crescita economica, sociale e culturale dell’intero territorio montano.

La minoranza consiliare, in un comunicato congiunto apparso sulla stampa nei giorni scorsi, che definire vergognoso è un eufemismo, ha parlato di un’amministrazione tutta “Rolex e cashmerini”. Non possiamo rispondere per gli Assessori (anche se non ci risulta che nessuno di loro, a partire dalla Sindaca, indossi un orologio da decine di migliaia di euro…). Possiamo parlare per noi, anche a nome dei gruppi consiliari di maggioranza che ci onoriamo di rappresentare.

Gli orologi che indossiamo, li abbiamo pagati poche decine di euro. Ma sono puntualissimi lo stesso.

Andrea Anibaldi  (Rinasci Fabriano) – Riccardo Ragni (Progetto Fabriano) – Paolo Paladini (Partito Democratico)

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