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Fabriano

Fabriano Bilancio, i consiglieri di minoranza voteranno “No”

Con una dura nota stampa le minoranze consiliari contestano le decisioni dell’Amministrazione ed annunciano il voto contrario al documento che verrà discusso questa mattina

Fabriano, 24 gennaio 2023 – Non voteremo un documento finanziario che di fatto è il catalizzatore del declino e del vortice involutivo in cui versa la nostra Città.

Il documento che la Giunta Comunale, ha deliberato capitanata dalla Sindaco Ghergo, di fatto rappresenta un ulteriore continuazione della fase delle tenebre del già complicatissimo equilibrio economico e sociale della nostra collettività al giorno d’oggi.

Il documento che la Giunta, con la sua maggioranza si appresta ora ad approvare in consiglio, è l’atto peggiore che questa amministrazione potesse inventare è privo di visione e soprattutto di equità e solidarietà, che tanto sbandierano questo con la scusa che non ci sono risorse finanziarie. Al punto tale che in alcuni frangenti ci porta a rimpiangere la scorsa gestione.

In campagna elettorale la Sindaco si è presentata come” paladina del popolo”. Addirittura, il liet motiv della campagna era: “Non lasceremo nessuno indietro”, una vecchia e famosa
canzone recitava “parole, parole, “.  A parlare, in una nota congiunta, sono i Consiglieri Comunali di opposizione. A pochi giorni dall’arrivo del bilancio 2023 in consiglio, i consiglieri attaccano: “Il bilancio – dichiarano – è il primo vero passaggio di questa nuova Amministrazione. Da quel che vediamo non sta andando incontro ai cittadini, ma sta facendo demagogia, aumentano la tassazione comunale senza dare nulla in cambio e fa rimpiangere la precedente amministrazione”.

È un bilancio dove non si comprende il fine. Lo hanno redatto strumentalmente entro il 31 dicembre, così facendo mascherano realmente tutta la disponibilità economica che hanno a disposizione, cominciando dal fatto che il Governo centrale, anche quest’anno ha confermato, quello che da due mesi tutti sapevano, ovvero lo stop del pagamento dei mutui con la legge finanziaria 2023. Questo certifica che il Comune di Fabriano, avrà un risparmio di 2 milioni di euro, da aggiungere a altre risorse finanziarie che la stessa Giunta già oggi prevede di oltre 4 milioni di euro dall’avanzo di gestione. La Giunta Ghergo che fa? Annovera questi soldi in bilancio come spesa corrente. Tra una decina di giorni andranno con una variazione di bilancio, per trasferire furbescamente questi soldi dalla voce “Spese per rimborso dei mutui”, a tante altre prebende che decideranno loro. Per non parlare di altre spese gonfiate ad arte. Allora per portare in equilibrio il bilancio che fanno?

Semplice aumentano la tassazione a carico della collettività, ovvero mettono le mani in tasca ai cittadini in un momento difficile per tutti, a causa della mancanza di lavoro, dell’inflazione e del caro energia e benzina. Cominciando come? Con la tassazione sulla casa, l’IMU avrà aliquota massima per tutte le case in affitto, compreso quelle con il canone concordato che dal 7,6% passerà al 10,6%. Decisione che assurda chi farà più un contratto concordato? Ma i sindacati non dicono nulla? Eppure, è stata una loro richiesta, rinnovata ogni anno per questa tipologia di contratto che doveva fungere da calmiere e soprattutto far emergere il nero.

Forse non hanno compreso che una volta approvate le tariffe con il bilancio entrano in vigore per tutto l’anno e non si torna indietro più. Come pensa questa maggioranza di andare inoltre incontro alle famiglie: aumentano in modo demagogico il numero delle fasce ISEE per i pagamenti. Fa sorridere l’istituzione della fascia fino a 50 mila euro ISEE senza neanche mutuarla dalle fasce ISEE contenute nel Regolamento Unico dell’Ambito Territoriale Sociale 10, regolarmente approvato dal Consiglio Comunale di Fabriano, è evidente che è solo una decisione demagogia. Non ci sono premi per incentivare la natalità o le famiglie numerose, come ad esempio potevano togliere il pagamento delle rette per il secondo figlio.

Oggi con questo schema di bilancio di previsione, redatto in maniera demagogica, ben sapendo che non rispondente alla realtà, mettono tutte e due le mani nelle tasche dei cittadini. In questo momento storico, chiedere ai cittadini ulteriori sacrifici, più di quelli che già fanno, è fuori luogo. In Consiglio Comunale, all’Assessore al bilancio appena insediato, è stata rimarcata la realtà fortemente compromessa a livello finanziario della nostra città (visto che il professor Marcolini non è di Fabriano) ,che il “Principio Dei Vasi Comunicanti” nella gestione di un Comune come Fabriano, non si può applicare.

Cioè al mancare delle risorse, non si possono aumentare le imposte. Questa Giunta e questa maggioranza va con se che non può essere altro che apostrofata: Giunta e maggioranza fatta di “cachemirini e rolex”. Per loro però viene aumentato lo stipendio, tanto oramai da diventare la giunta che guadagna di più nella storia fino ad oggi di questa città. Si sono aumentati gli stipendi, sia la Sindaco che gli assessori al massimo consentito per legge. Parliamo che il Sindaco percepirà oltre 4.000 euro al mese di stipendio e gli assessori oltre 1.800 euro.

E la stragrande maggioranza dei soggetti che compongo questa enclave sono tutti professionisti e non hanno certo bisogno dello stipendio così alto dal Comune (che di fatto glielo paga i cittadini). E di tutta risposta, invece di calmierare le imposte, sono pronti ad aumentare al massimo  tutti gli indici di tassazione. Nonostante l’emergenza pandemica sia evoluta, in meglio per fortuna, loro continuano a fare le riunioni di giunta in videoconferenza, così non si muovono dal loro posto di lavoro. E abbiamo assunto segretari personali, invece di tecnici e operai di cui il nostro Comune ha estremamente bisogno!”.

La Caritas fabrianese, con una nota aggiornata al 16/01/2023 ci esorta a porre dei rimedi urgentemente al degrado e alla china irreversibile in cui sta andando la popolazione. Nella nota, si evidenzia che sono oramai oltre 5.200 i Fabrianesi che si stanno rivolgendo a tale sodalizio, per avere ristoro in ordine ai bisogni primari ed alle bollette di luce, gas, TARI ed IMU.

L’opposizione fabrianese mette in guardia la collettività anche sulla questione dei rifiuti. Abbiamo comprato azioni da Jesi Servizi, per poter esternalizzare i servizi come lo scuolabus, abbiamo esternalizzato il Centro Cottura per la mensa scolastica, con problemi che emergono ogni giorno, invece di assumere il personale necessario. Ora è all’orizzonte una nuova società per i Rifiuti, che entrerà in funzione nei prossimi mesi, che servirà soprattutto per distribuire incarichi da amministratori ben pagati ad un certo partito e mettere la nostra città sotto controllo politico dell’asse Ancona -Jesi.

Così si aumenteranno le prebende per i sodali e le faranno pagare ai cittadini quindi invece che diminuire le tasse, le aumenteranno. Fino ad ora non abbiamo avuto nessun ritorno finanziario dalla raccolta differenziata, nonostante quanto abbiamo investito e spendiamo. L’anno scorso la sua tassazione è aumentata del 6%. E la Giunta Ghergo già si è espressa favorevolmente nell’assemblea dell’ATO 2 e ha già approvato nei giorni scorsi un atto di indirizzo, per partecipare alla nuova società, che aumenterà la tassa rifiuti almeno del 20%.

Un bilancio 2023, da approvare in fretta e furia che ha ignorato qualsiasi forma di partecipazione, neanche un’assemblea di facciata per illustrarlo ai cittadini. In più atti negati ai Consiglieri o consegnati all’ultimo minuto e le Commissioni convocate a ridosso del Consiglio Comunale, quella su IMU e aumenti addirittura convocata senza il rispetto dei termini e in pieno disprezzo del Regolamento Comunale.

Per tutto questo ci appelliamo al Consiglio: Basta mani nelle tasche dei cittadini.


Roberto Sorci – Vinicio Arteconi – Chiara Biondi – Danilo Silvi – Valentina Minelli – Lorenzo
Armezzani – Pino Pariano – Leonardo Zannelli

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