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Cronaca

FABRIANO BOTTA E RISPOSTA, IL CANDIDATO SINDACO CRESCENZO PAPALE (PCL): “SERVIZI SOCIALI GRATUITI PER FAMIGLIE A BASSO REDDITO”

FABRIANO,21 marzo 2017 – Una ricetta “rivoluzionaria” per Fabriano. Lavoro, sociale e comunità al centro delle urgenze di Crescenzo Papale, candidato sindaco per il Partito Comunista dei Lavoratori. 

Perché la candidatura?

La candidatura nasce dalla mia orgogliosa militanza nel Partito Comunista dei Lavoratori e perché anche a Fabriano c’è bisogno finalmente di una sinistra vera, di una sinistra che non tradisca. Solo una sinistra vera può unire davvero i lavoratori, i precari, i disoccupati contro i loro avversari e perché il capitalismo è fallito. Il capitalismo si trova di fronte alla crisi più grave degli ultimi 80 anni, e non sa come uscirne. Nel frattempo prova a scaricare la propria crisi sulle condizioni sociali ed è quello che è successo nel territorio fabrianese, sotto le amministrazioni di centrosinistra: Fabriano ha perso una parte cospicua del suo patrimonio produttivo con fabbriche chiuse o delocalizzate o ridimensionate.

Quale potrebbe essere un eventuale primo provvedimento per Fabriano?

Il primo dovere morale di una comunità è quello dell’assistenza dei bambini, degli anziani e delle fasce più deboli della società e i servizi pubblici sono l’unica strada da percorrere per garantire a tutti una vita serena e i propri diritti di cittadinanza. Anche l’integrazione sociale dei migranti e i diritti civili dei cittadini di qualsiasi sesso, colore e orientamento sessuale sono una priorità assoluta e costituiscono l’unico vero antidoto a maschilismo, razzismo e omofobia. Pertanto, tutti i servizi sociali – casa, trasporti, strutture educative, mediche, sportive, culturali –  dovranno avere un costo proporzionale al reddito e al patrimonio ed essere completamente gratuiti per le persone senza lavoro o con reddito familiare basso e in considerazione anche del numero dei figli. Nessuno deve rimanere indietro.

Questione lavoro: come affrontare la disoccupazione fabrianese? 

Dobbiamo costruire un coordinamento operaio delle aziende in crisi e in lotta, con delegati eletti in tutti i posti di lavoro e occorre che quest’unità si realizzi attorno ad una risposta di lotta tanto radicale quanto radicale è l’offensiva dei padroni e del Governo. Occorre una mobilitazione prolungata con blocco dei licenziamenti, nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio delle aziende che falliscono o licenziano, patrocinio ufficiale del comune a tutte le azioni di lotta per il lavoro, ripartizione generale del lavoro tra tutti a parita’ di salario, indennità di disoccupazione per tutti coloro che cercano lavoro, una clausola sociale in ogni contratto del comune con ditte e società esterne, con la quale imporre, alla società contraente pubblici contratti, l’impegno formale di applicare nei confronti dei propri dipendenti la tutela del posto di lavoro e l’eliminazione del subappalto. Ed infine costituire un fondo di sostegno per i lavoratori che volessero continuare in proprio l’attività produttiva in caso di chiusura dell’azienda dove sono occupati; istituendo uno sportello con assistenza legale gratuita per cause di lavoro, a sostegno dell’occupazione e delle piccole attività commerciali e artigiane; creando inoltre le condizioni per la nascita di cooperative (tra chi è in cerca di prima occupazione o tra i tanti estromessi dal mondo del lavoro), gestite sotto la sorveglianza degli organi comunali, impegnando le risorse necessarie per la creazione di opportunità lavorative.

(saverio spadavecchia)

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