Segui QdM Notizie

Cronaca

FABRIANO FALSO IDEOLOGICO, STOPPONI: “PAGLIALUNGA CONDANNATO, IL SINDACO RITIRI LE DELEGHE”

FABRIANO, 8 giugno 2016 – “Se non è stato fatto ricorso in Cassazione entro il tempo stabilito per Legge, la sentenza è passata in giudicato e quindi l’assessore Mario Paglialunga è ufficialmente un pregiudicato. Devono essere ritirate le deleghe e se il sindaco non lo fa, deve dimettersi lui”. È un fiume in piena, Luciano Stopponi (nella foto) che nel 2012 era presente nelle liste dell’Idv per le elezioni comunali come indipendente in quota Pri. La firma sull’accettazione della candidatura “era falsa ed ancora non si sa chi l’ha apposta. Mi auguro che la Procura continui ad indagare”. Ma nei guai è finito Paglialunga che ha autenticato il tutto. Da qui, la condanna per falso ideologico, confermata anche in Appello. “La sentenza è stata depositata il 18 marzo scorso ed entro 45 giorni si poteva fare ricorso in Cassazione. Io non so se questo è stato fatto”. Un aspetto che deve essere chiarito al più presto visto la posizione garantista del sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola. “Il primo cittadino ha sempre detto che bisognava attendere la fine dell’iter giudiziario. Se è effettivamente, così, mi auguro che provveda a ritirare le deleghe a Paglialunga. Se non dovesse farlo a dimettersi dovrebbe essere Sagramola”, tuona Stopponi. “Io non mi aspetto neppure che Paglialunga mi paghi le spese alle quali è stato condannato”, 300 euro più le spese legali, “soldi che darei in beneficienza. Avevo invitato tutti per parlare serenamente della questione. È presente solo il capogruppo del M5S, Joselito Arcioni”, conclude Stopponi. “Sono presente perché un cittadino ha chiesto di essere ascoltato e noi siamo abituati a comportarci in questo modo. La vicenda giudiziaria, se è vero che si è conclusa, non può passare in cavalleria. Soprattutto perché vorrei ricordare al primo cittadino che si è preso un impegno pubblico rispetto alla nostra proposta di fuori i condannati dal consiglio comunale. Mi auguro che se ne ricordi e che si comporti di conseguenza”, il pensiero di Arcioni. Potrebbe, dunque, ancora riservare sorprese questa vicenda giudiziaria partita nell’aprile 2012, quando si stavano compilando le liste per l’imminente elezione amministrativa. Le firme di tutti i candidati al ruolo di consigliere comunale erano state giudicate valide, compresa quella del concittadino Luciano Stopponi – in quota dei Repubblicani – che, però, dopo qualche giorno ha iniziato a sostenere di non aver mai apposto la firma su quella lista. È stato presentato un esposto e sono partite le indagini, con la condanna in Primo e Secondo Grado di Paglialunga per falso ideologico.

News