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Cronaca

FABRIANO La strana notte prima degli esami al tempo del Covid 19

Molti studenti sono contenti di non dover affrontare le prove scritte ma c’è chi è preoccupato perché con l’orale ci si gioca tutto

 

FABRIANO, 15 giugno 2020 – Mancano ormai poche ore all’esame di maturità che chiuderà questo anno scolastico diverso dal solito. I ragazzi da mesi si stanno preparando alla prova finale, ma il percorso non è stato semplice. Abbiamo parlato con alcuni maturandi provenienti da diversi licei ed istituti fabrianesi. «L’organizzazione non è stata delle migliori, – dice uno studente – soltanto nell’ultimissimo periodo sono arrivate indicazioni precise. Sono circolate notizie sin da marzo, spesso discordanti tra di loro. È vero che si tratta di una situazione particolare, ma mi sarei aspettato più chiarezza».

Molti ragazzi si sono lamentati proprio di questa carenza di comunicazione che ha lasciato l’istituzione scuola nel dubbio per molto tempo. Come avverrà la prova d’esame? Come si è appreso da tempo ormai, si tratta del solo esame orale che negli ordinamenti precedenti costituiva soltanto una percentuale dell’esame. Cancellate dunque le prove scritte con grande sollievo dei ragazzi, soprattutto gli studenti dei licei scientifico e classico che non dovranno affrontare i temibili compiti di matematica e le versioni latine o greche.

Non tutti però sono tranquilli, come questa ragazza: «Con una sola prova orale mi gioco il tutto per tutto». Generalmente però, gli intervistati si dicono contenti per l’eliminazione delle prove scritte. C’è anche chi pensa che questi esami non si sarebbero dovuti svolgere: «Abbiamo perso metà anno scolastico, con una didattica a distanza che ha funzionato malapena. Sarebbe stato meglio se fossimo passati con la sola media del triennio, invece che farci preparare per questo orale».

La didattica a distanza fa discutere e divide anche a lezioni terminate. Non mancano i sostenitori che affermano di aver seguito meglio e con più tranquillità, ma molti hanno lamentato difficoltà legate a concentrazione e motivi didattici. Quasi tutti i ragazzi intervistati si dichiarano tesi, a prescindere dalla preparazione: «Ho schemi relativi a tutte le materie, mi sento abbastanza preparata – dice una ragazza – ma ho comunque paura». Quasi tutto il giorno, per qualcuno anche la notte, è dedicato al ripasso degli argomenti affrontati durante l’anno. La media di ore giornaliera di studio, relativa ai ragazzi intervistati, è di circa otto ore. Chi di noi non ha provato tensione e timore di fronte a quella che è la prima grande ed importante prova che siamo chiamati ad affrontare nella nostra vita? Ai maturandi 2020, a modo loro simbolo di una generazione che va avanti, va il nostro in bocca al lupo.

Danilo Ciccolessi

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