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FABRIANO L’INTERVISTA A ROSARIO GIULIANI: STUDIO ED EMOZIONE

FABRIANO, 8 settembre 2018 – Ultime note questa sera per quinta edizione di FabriJazz. In scena due jazzisti di prestigio internazionale:  Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani. Appuntamento a teatro Gentile a partire dalle ore 21.30.

A completare la formazione Alberto Gurrisi all’organo hammond e Marco Valeri alla batteria tra composizioni originali, standard ed inediti, dalle forti connotazioni ritmiche. A raccontare cosa accadrà sulle assi del teatro fabrianese Rosario Giuliani, sassofonista di Terracina, jazzista di fama internazionale e primo vincitore del premio internazionale di jazz “Massimo Urbani” di Camerino.

Cosa succederà questa sera sulle assi del teatro Gentile? Che spettacolo si deve aspettare il pubblico?

Per noi suonare a Fabriano sarà una vera e propria prima volta. Qualche mese fa io e Fabrizio ci siamo esibiti durante l’ultima edizione del Premio Urbani. Quello che la gente percepirà  sarà il rispetto artistico di tutti noi sul palco, un legame che renderà emozionante la musica in tutte le sue sfumature.  Quando sali sul palco con un musicista che ti emoziona è più facile costruire la musica stessa. Noi cercheremo di fare questo.

Il rapporto che la lega con Fabrizio Bosso da quando parte?

Un rapporto profondo, di amicizia. Ho suonato nel suo debutto del 2000 “Fast Flight, Red” e la prima cosa che penso è quell ache condividere il palco con lui è condiverlo con qualcuno per cui hai stima professionale unita ad un rapporto vero.

La musica quindi come solidarietà, come fatto anche da Fabriano Pro Musica che ha organizzato un concerto a dicembre 2017 per comprare nuovi strumenti ad una scuola di Acquasante Terme distrutta dal terremoto del 2016?

Certamente, ed a prescindere dai generi.  La musica è un momento di solidarietà ed aiuto, tira fuori emozioni ed in questo momento storico è importantissima. Le Marche sono state ferite profondamente dai terremoti recenti, Fabriano fortunatamente meno di altre zone, ma a maggior ragione quando fai musica devi entrare ancora più nel profondo per riaccendere l’entusiasmo nelle personse. Senza dimenticare i riflettori dell’attenzione per il territorio. Non bisogna dimenticare. La serata di questa sera vuole ricordare anche questo, oltre che parlare esclusivamente di musica attraverso la musica stessa.

FabriJazz oltre a concerti e jam session ha sviluppato anche un percorso accadamico per grandi e piccini. Partendo dalla sua esperienza di studente prima e docente ora al Santa Cecilia, quanto è importante studiare uno strumento e soprattutto da giovani?

Senza dubbio fondamentale, perché la musica è l’espressione delle nostre emozioni, e per farlo dobbiamo capirle nel profondo. Questo è possibile farlo con lo studio. Noi musicisti possiamo tirar fuori queste emozioni attraverso le note che escono dai nostri strumenti. Non è una pratica solo tecnica, ma anche spirituale. Quindi la costanza e lo studio diventano parte integrante di questo percorso. Noi come musicisti cerchiamo di spiegare la relazione tra note e musica ed è fondamentale studiare.

 

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