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Cronaca

FABRIANO PATRIMONIO FONDAZIONE, IL PRESIDENTE CARIFAC LANCIA L’ALLARME: “PERSI 22 MILIONI CON LE AZIONI VENETE”

FABRIANO, 1 giugno 2016 – Oltre 200 milioni di euro andati in fumo. La sola Fondazione Carifac ne ha persi circa 22 di milioni. E potrebbe non essere finita qui. Si teme, infatti, per le ricadute occupazionali dei circa 450 dipendenti della sede ex Carifac. C’è chi scommette che presto potrebbero scendere a poco meno di 200 unità. Definire fallimentare il famoso “salvataggio” – come era stato etichettato dall’ex presidente Fondazione, Abramo Galassi – attraverso la fusione per incorporazione della Carifac nella holding trevigiana di Veneto Banca potrebbe non rendere bene l’idea di quanto è veramente accaduto. La decisione di lunedì sera (30 maggio) del nuovo CdA della holding di Montebelluna, relativamente alla forchetta per il valore delle azioni, è stata una nuova mazzata per il già fragilissimo equilibrio territoriale. Il valore delle azioni è precipitato ulteriormente e si attesterà fra 0,10 e 0,50 centesimi di euro per singola azione. Il conteggio, seppur non perfettamente analitico, è da profondo rosso inequivocabile. I circa 3 mila azionisti ex Carifac – siano essi persone fisiche, piccole realtà imprenditoriali e, appunto, Fondazione – si ritrovano in mano meno della carta straccia. Complessivamente sono oltre 200 milioni di euro che sono andati letteralmente in fumo. In pratica, sono state prima valutate le azioni Carifac a 0.78 per l’acquisizione di azioni venete a 41 euro circa. Per poi veder scendere questo valore, in poco tempo, a 39,50, poi, 30,50 quindi a 7,3 euro a fine dello scorso anno. Poi, da lunedì sera, a 0,10 centesimi di euro – nella peggiore delle ipotesi e, soprattutto, in quella più accredita – o al massimo a 0,50 centesimi, nella più rosea delle ipotesi, assai improbabile però. La sola Fondazione Carifac ha perso, in termini di patrimonializzazione, la bellezza di 22 milioni di euro. «In pratica – conferma il presidente Marco Ottaviani – è stata azzerata la nostra partecipazione. Ci rimangono in mano solo 516 mila azioni per un valore di circa 50mila euro. Non ci sono le condizioni per partecipare all’aumento di capitale». Quindi, si continuerà a risparmiare; strada che il presidente Ottaviani ha già intrapreso da mesi. «E l’erogazione di contributi ne risentirà, non potendo superare i 500 mila euro annui». Non resta che la strada per l’azione di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori di Veneto Banca. Ma, anche, eventualmente, nei confronti dei precedenti componenti del CdA della Fondazione Carifac. In attesa che questa fallimentare operazione finanziaria si traduca, la possibilità esiste, in una nuova mazzata occupazionale per il territorio. I dipendenti della sede centrale ex Carifac, circa 450, potrebbero scendere di oltre il 50%. E pensare che ieri sera si  è consumata una battaglia senza esclusione di colpi all’interno della Fondazione per una poltrona nell’organo di indirizzo.

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