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Cronaca

FABRIANO “POLO 3.0” PUNTA IL DITO SUL BUCO NERO DEI CONTENZIOSI: «MA QUANTI SONO? L’ELENCO NON È AGGIORNATO»

FABRIANO, 2 luglio 2016 – Il Polo 3.0 contro l’Amministrazione comunale di Fabriano. “Non conoscono, dopo quattro anni in carica, l’esatto ammontare del contenzioso legale. Scandaloso”, il duro j’accuse dei due consiglieri di opposizione,  Sergio Solari e Demitri Peverini. In un’apposita interpellanza discussa nella scorsa seduta del consiglio comunale, i rappresentanti del Polo 3.0 hanno chiesto al sindaco Giancarlo Sagramola di rendere noto, in maniera analitica, l’attuale stato dei contenziosi in cui è coinvolto il Comune di Fabriano in modo che l’intera Assise e tutta la cittadinanza ne venissero informati. La sua risposta? “Lo stato dei contenziosi non è aggiornato e gli uffici si stanno prodigando per predisporlo in questi giorni. Apprendo, incontrando in giro per la città i patrocinatori del Comune, l’eventuale chiusura di alcuni giudizi”, le parole del primo cittadino. Una risposta che viene fortemente stigmatizzata da Solari e Peverini. “Ebbene, dopo il salasso della sentenza Penzi che è costato alle tasche dei fabrianesi quasi 2 milioni di euro e dopo gli innumerevoli debiti fuori bilancio che si sono ripetuti negli ultimi 4 anni per il riconoscimento di sentenze esecutive che hanno condannato l’attuale Amministrazione a pagare centinaia di miglia di Euro, il Governo locale non ha ancora ben chiara qual è la situazione delle pendenze legali in cui è coinvolto, quali sono le cause aperte e quelle in via di giudizio. Purtroppo abbiamo avuto la prova di ciò che questa Amministrazione ha palesato in questi anni in ogni occasione di riconoscimento di sentenze che condannavano la stessa al pagamento di cause perse: la totale assenza di un reale rendiconto del contenzioso in cui il Comune di Fabriano è chiamato come parte nonché esposizione debitoria che potrebbe gravare sulle sue casse”. Secondo Solari e Peverini “questo modo dilettantistico e approssimativo di gestire la cosa pubblica deve finire: non è più accettabile una tale gestione del denaro pubblico che toglie risorse per interventi come la manutenzione del territorio essendo disponibilità economiche che copre la spesa corrente. Dopo aver ascoltato e letto  in questi quattro anni che il Comune non può fare manutenzione delle vie urbane, del verde pubblico etc. perché le casse locali piangono, ora la mala gestione sta portando alla luce le incapacità di chi fino ad oggi ha scritto il destino della nostra città”. Si ribadisce, quindi, la richiesta “che la comunità cittadina sappia l’attuale stato dei conteziosi aperti del Comune e cosa gli aspetta da qui in avanti per non sentirsi dire come leitmotiv che ha caratterizzato il duetto Sagramola-Tini  sino ad oggi, – Non ci sono i soldi per fare nulla! –  per poi apprendere dagli organi di stampa, come da ultimo con la sentenza Penzi, che abbiamo pagato per l’ennesimo causa circa 2 milioni di euro impegnando di fatto soldi dei cittadini che potevano e doveva essere destinati per fornire i servizi di cui questa città ha drammaticamente bisogno”.

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