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Cronaca

FABRIANO PUNTO NASCITA, IL PD MOSTRA I DOCUMENTI E CHIEDE UNA STRATEGIA COMUNE

15 pagine di documentazione e “ricostruzione” prodotte dai Dem fabrianesi

 

FABRIANO, 7 febbraio 2019 – Il Punto Nascita del “Profili” ancora volta al centro delle attenzioni della politica, con la ricostruzione della vicenda fatta attraverso documenti ufficiali presentati dal Partito Democratico Fabrianese. Incontro anche per tracciare una strada comune per il mantenimento del punto nascita: questo l’imperativo del PD fabrianese e regionale.

“Vogliamo che il punto nascita rimanga sul territorio – ha subito precisato il Consigliare comunale dem Michele Crocetti – ma abbiamo ritenuto necessario produrre una ricostruzione puntuale dei quanto accaduto negli anni. Una battaglia che trascende il colore politico e che riguarda tutto il nostro territorio. Come forze politiche dobbiamo essere efficaci per mantenere vivo il servizio”.

Il segretario del PD fabrianese Francesco Ducoli ha analizzato il complesso dossier partendo dalla deroga prodotta dalla Regione Marche in data 22 novembre 2017. Una fotografia di un presidio sanitario riferimento (unico) di una zona disagiata montana. Ecco poi il primo nodo espresso dal Ministero, quello dell’assenza della guardia pediatrica H24, ma secondo i documenti presentati dal PD, una criticità superata, visto che il problema era stato bypassato attraverso il sostegno degli altri professionisti di area vasta.

Ecco arrivare maggio 2018 con il questionario LEA (pagina 10 del documento) ed il punto sostenuto con forza del Segretario Dem Ducoli: “Santarelli ha detto che la regione ha barrato sì alla prima ed alla terza  casella del questionario, compresa quella della produzione di un atto formale al fine di chiudere il Punto Nascita. Ebbene, la Regione ha barrato una sola casella perché della seconda, quella che riguardava la deroga, ancora non vi erano certezze. Quindi in assenza di una risposta positiva o negativa alla richiesta di deroga, la regione non barrava la caselle e motivava perché in attesa di parere. Va da sé che il punto successivo è rimasto senza risposta. Quindi nessun atto formale per la chiusura del punto nascita”.

“Il sindaco ha sventolato un fac simile di questo documento – prosegue –  ed ha sostenuto che già a maggio aveva predisposto gli atti per la chiusura del punto nascita, ma carte alla mano, la regione non poteva che rispondere così perché il parere sulla deroga è arrivato solo dopo, il 10 luglio 2018 (Parere sfavorevole) Il sindaco non può parlare per sentito dire”.

Una settimana dopo ecco la lettera di Ceriscioli che incalza il Ministro Giulia Grillo (Pagina 16 delle foto nella galleria fotografica) e lancia l’appello per “Garantire un servizio per mamme e bambini in una zona colpita dal terremoto, cratere sismico e perché zona considerata obbiettivo strategico per garantire servizi all’altezza dei bisogni di salute dei cittadini”. Nella lettera chiesta la deroga in maniera esplicita al Ministro, “Risposta che però non è mai arrivata” commenta amaramente Ducoli.

In attesa di risposte ministeriali, Asur chiede spiegazioni (29 agosto) e la risposta arriva il 4 settembre e dice che “Si ritiene che nelle more della definizione dell’interlocuzione avviata dal Presidente con il Ministro della Salute, il Punto nascita di Fabriano possa restare attivo fermo restando il mantenimento di standard di qualità e sicurezza”.

“Noi non vogliamo una discussione che faccia del male alla città – conclude Ducoli – ma per noi non è ammissibile che il Sindaco dica delle falsità quando parla di atti pubblici e quando lega il tutto ad un tema estremamente sensibile. Comportamento gravissimo, ma non vogliamo uno scontro politico: vogliamo che il Sindaco si attivi e chieda l’intervento forte del Ministro Grillo. Noi vogliamo che venga fissato l’incontro istituzionale tra tutti i soggetti coinvolti, perché i tempi ci sono”.

L’intervento del neo segretario regionale Dem Gostoli

“La salute dei cittadini è un bene della comunità e dobbiamo raccontare la verità dei fatti. Vogliamo mantenere il punto nascita, le Marche lo vogliono mantenere questo punto nascita a Fabriano. I documenti parlano chiaro , ed occorre una deroga da parte del Ministero – Osserva Giovanni Gostoli–  Il comportamento del Sindaco non è stato utile nell’ottica di una squadra. Noi chiediamo di fare insieme questa battaglia, facciamo tutto quello che possimo. La Regione Marche ha fatto la sua parte, ora tocca al Ministero. Un sindaco dovrebbe indossare abiti istituzionali e non politici, ma oggi se vuole mantenere questo vestito politico allora si spenda fattivamente”.

(s.s.)

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