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Cronaca

FABRIANO Ucraina tra guerra e solidarietà, le storie di chi aiuta i rifugiati

La storia di Kristina, traduttrice di una famiglia che è riuscita a trovare rifugio a Matelica, poco distante dalla città della carta

FABRIANO, 9 marzo 2022 – Continuano gli aiuti a Fabriano per le persone e famiglie colpite dal conflitto, non solo con raccolte di indumenti, coperte e scorte di cibo da mandare al confine, ma anche con la messa a disposizione delle proprie abitazioni per i rifugiati che stanno arrivando – come scriveva il sindaco Santarelli un un post.

Una delle foto spedite dalle amiche di Kristina ancora in Ucraina

Kristina, ucraina residente a Fabriano con i suoi genitori adottivi da quando ha 15 anni, in questi giorni si è messa a disposizione come interprete per una famiglia che è stata accolta dal proprietario di Casa Grimaldi, un agriturismo e b&b in località Grimaldi, a Matelica (MC).

«Questa famiglia è arrivata qui solo con una valigia e i documenti – spiega Kristina – non hanno nemmeno portato con loro praticamente nulla, hanno bisogno non solo di un posto dove stare ma anche di vestiti».

Nel frattempo lei rimane in contatto con le amicizie che ha ancora in Ucraina, alcune a Kiev e Charkiv, luoghi fortemente colpiti dal conflitto, da dove è molto difficile poter uscire.

«Ho degli amici che stanno a Kiev che adesso è assolutamente blindata e cominciano a scarseggiare i viver – spiega – io sono riuscita a inviare loro del denaro prima che la situzione peggiorasse, e con quelli sono riusciti a fare una grossa scorta di cibo, adesso invece è tutto molto più complicato e ritirare il denaro è praticamente impossibile».

A Charkiv l’amica di Kristina le ha raccontato che c’è davvero tanta difficoltà a reperire beni di prima necessità, i negozi cominciano a svuotarsi e anche uscire è molto pericoloso. Nonostante le persone abbiamo scritto sulle macchine che ci sono dei bambini, il rischio di essere colpiti è molto alto.

«Adesso sto aiutando questa famiglia che sta a casa Grimaldi, faccio da traduttrice per loro, cerco di aiutare come posso – conclude Kristina – ancora mi ricordo l’espressione che avevano quando sono arrivati, non ho potuto fare a meno di affezionarmi».

Sara Marinucci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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