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Cronaca

FABRIANO “UNA QUESTIONE DI DEMOCRAZIA”, NUOVO SCONTRO TRA MINORANZE CONSILIARI E MOVIMENTO 5 STELLE

Casus belli: una interpellanza di Giombi scritta a penna

 

L’interpellaza di Giombi

FABRIANO, 22 gennaio 2019 – Ancora una volta un nuovo fronte di contrasto tra le minoranze e l’Amministrazione pentastellata. Uno scontro partito ancora una volta dai social, da una interpellanza (foto qui a lato) che come preannuciato al Consigliere Giombi dalla Presidente del Consiglio Comunale Giuseppina Tobaldi, pare non sarà discussa durante il prossimo consiglio comunale. Una discussione che si è spostate sulle piattaforme social (l’onnipresente Facebook), ed ha gettato nella mischia lo stesso consigliere di Fabriano Progressista, il profilo ufficiale del Movimento 5 Stelle di Fabriano ed un post del sindaco Santarelli di spiegazioni legato all’interpellanza del consigliere.

Passo dopo passo

“Sebbene la sostanza sia in genere più importante dell’apparenza – scrive così il Movimento fabrianese – presentare dei documenti in questo stato è indicativo di come l’opposizione sia solita operare. Grafomani in preda alla fretta pur di presentare qualsiasi sussulto di pseudo notizia aleggi nell’aria. Andrebbero direttamente respinti”.

” Ho la libertà di scrivere a penna o al pc – questa la risposta di Giombi poco dopo la pubblicazione su Facebook del post del Movimento 5 stelle – Non capisco questa inutile polemica. Molti cittadini mi hanno contattato per interpellare l’Amministrazione sul futuro di questo importante ufficio e ho fatto semplicemente il mio dovere. E, considerato lo scarso numero dei Consigli Comunali, ho protocollato immediatamente per evitare ulteriori perdite di tempo”. Critico anche il Senatore Sergio Romagnoli, che “ha bollato” l’interpellanza come irricevibile e da respingere. Pronta la risposta di Giombi. “Al Senatore rispondo di pensare alle cose serie ed evitare di fare propaganda come quando ha riferito in Consiglio Comunale, insieme al Senatore Coltorti, che i lavori sulla statale sarebbero ripresi a fine novembre. Infine, gradirei di conoscere chi scrive per questa pagina visto che il sottoscritto si espone sempre in modo trasparente”.

Una interpellanza a rischio esclusione da quelle previste per il prossimo consiglio comunale. Decisione che dovrebbe essere presa nel corso della confereza dei capigruppo di oggi pomeriggio nonostante l’intezione di “escluderla” già comunicata dalla Tobaldi a Giombi.

Minoranze Unite

Molto critiche le minoranze, rappresentante da tutti i capigruppo, che hanno criticato i pentastellati. “Questione grave – osserva Giombi – il nodo politico è legato all’interpellanza respinta perché il Sindaco aveva risposto sui social (in data 15 gennaio poco dopo le ore 22 ndr.). A Fabriano si sta attuando quello che ventilava Casaleggio: le aule istituzionali sono subordinate al web. Crediamo, come opposizioni, che questo sia vergognoso e folle”. Goccia che fa traboccare il vaso secondo Giombi, supportato da tutta la minoranza, legando il discorso al nuovo regolamento del consiglio comunale. Soprattutto il tanto discusso articolo 41 del nuovo regolamento. “Stiamo inoltre preparando una mozione di sfiducia nel confronto della Tobaldi. La democrazia non può essere usata a piacimento di questo movimento” dichiara Giombi. “Non contestiamo il fatto che la maggioranza e l’opposizione usino i social, i quali rappresentano uno strumento importante per rendere edotto il cittadino dell’azione amministrativa, ma è inaccettabile e folle che la Presidente del Consiglio impedisca di discutere una interpellanza perché il Sindaco ne ha già risposto su Facebook”.

Interpellanza che potrebbe non essere accettata durante la conferenza dei capigruppo prevista per questo pomeriggio. Oggi parteciperà solo uno dei 6 capigruppo delle minoranza. “Fino a quando non ci sarà chiarezza sul normale dibattito politico,  proseguiremo così” osserva Balducci, che rilancia “I 5 Stelle stanno inventando procedure per ingessare il Consiglio Comunale. Se la minoranza troverà un muro, accadrà la stessa cosa anche per l’Amministrazione”.

Dure le critiche anche di Vanio Cingolani, Olindo Stroppa e Vincenzo Scattolini. “Democrazia non può viaggiare solo tramite social, e quindi noi lotteremo per difendere le nostre prerogative. Una dimostrazione di antidemocraticità”.

“Non è la prima volta che avviene – osserva Stroppa – basta parlare di poca esperienza dell’amministrazione e non serve dirci di andare a parlare con loro in Comune. Bisogna parlarne nelle sedi opportune, nelle sedi pubbliche. Siamo a quasi a metà mandato. Basta parlare di inesperienza, qui parliamo piuttosto di atteggiamento antidemocratico”.

 

(s.s.)

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