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FALCONARA Daspo urbano e regolamento di polizia per garantire il decoro

FALCONARA / Daspo urbano e regolamento di polizia per garantire il decoro

Gli assessori Mondaini e Cipolletti: «Non si fanno sconti, gli incivili e i teppisti sono avvisati e ci saranno multe salate»

FALCONARA, 22 gennaio 2021 – L’espulsione decisa dal Questore di Ancona nei confronti del 34enne ubriaco, sorpreso ad urinare lo scorso 7 gennaio in via IV Novembre su un’auto in sosta, riporta alla ribalta la questione del decoro e del “daspo urbano” previsto nel nuovo regolamento di polizia urbana approvato nel Consiglio comunale del 22 novembre 2020.

«L’obiettivo di questi interventi previsti dal nuovo regolamento – dice il vicesindaco con delega alla sicurezza, Raimondo Mondaini non è certo reprimere o punire ma dissuadere dal mettere in atto certi comportamenti ed educare a un buon vivere civile. Del resto c’è una legge dello Stato, la n.48 del 2017, che disciplina la tutela, il decoro urbano e la sicurezza delle città e offre la possibilità ai Comuni di individuare delle aree sensibili, ad esempio, dove ci sono scuole, musei, complessi monumentali, in cui è possibile adottare la misura dell’allontanamento a persone che tengono comportamenti che possono limitare l’effettivo utilizzo di questi spazi da parte dei cittadini».

Anche Romolo Cipolletti, assessore con delega al decoro, sottolinea l’aspetto dissuasivo delle norme del nuovo regolamento.

«Non possiamo accettare che ci siano persone che non hanno a cuore l’educazione civica e il vivere bene e arrecano disturbo alla quiete pubblica, sporcano, distruggono arredi pubblici e minano il decoro della città. E’ chiaro che in una città come Falconara che ha la stazione ferroviaria nel cuore del centro le problematiche siano maggiori che in altre realtà. In tempi dove il Covid non rendeva la situazione emergenziale c’erano associazioni come la Tenda di Abramo che offrivano ospitalità temporanea a chi era senza fissa dimora ma ora purtroppo la pandemia ha reso tutto più difficile. Dobbiamo comunque garantire un grado di civiltà alla città e quindi sarà perseguito chi crea caos, chi sporca, chi bivacca non avendo cura del prossimo e disturba la quiete pubblica».

Mondaini e Cipolletti sottolineano come l’obiettivo del “Daspo urbanonon sia repressivo ma dissuasivo.

«Con il Daspo sono previste sanzioni da 100 a 300 euro, oltre all’allontanamento dai luoghi individuati per l’applicazione: il centro città, nell’area compresa tra via Flaminia, via Bixio, via Mameli e via XX Settembre, con le piazze Mazzini e Fratelli Bandiera, le piazze Garibaldi e Catalani, parchi e aree verdi pubbliche, le strade e le aree pubbliche adiacenti le scuole. I comportamenti vietati sono danneggiamenti, atteggiamenti pericolosi per la pubblica incolumità, atti contrari alla pubblica decenza, commercio ambulante abusivo e ubriachezza molesta. Il regolamento innalza inoltre a 500 euro le sanzioni per chi si prostituisce in strada e per i clienti (prima l’importo era di 300 euro), introduce sanzioni di 400 euro per chi arriva da fuori Comune per abbandonare i rifiuti, raddoppia quelle per chi non raccoglie le deiezioni dei propri animali, che passano da 100 a 200 euro, cui si aggiungono sanzioni di 50 euro per chi è sorpreso a spasso con il cane senza i sacchetti per la raccolta. Il regolamento era stato approvato con i voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza, e del Pd, l’astensione di Italia Viva e il voto contrario di Cittadini in Comune e di Movimento 5 Stelle.

Gianluca Fenucci

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