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Falconara Principio di infarto, a Torrette la salvezza

Mirko Riccini, 57 anni, aveva già accusato forti fitte al petto durante il lavoro, poi il ricovero in Cardiologia, della quale dice: «È davvero un reparto di eccellenza, uno dei centri migliori che abbiamo in Italia»

FalconaraMirko Riccini è uno sportivo vero: è stato un buon portiere di calcio, attualmente è il preparatore dell’Olimpia Juventus Falconara, è un appassionato ciclista ed è un uomo estremamente dinamico.

Ha 57 anni, è spostato e ha due figlie, è molto conosciuto nell’ambiente calcistico locale, lavora per un’azienda che fornisce ossigeno agli ospedali ed è reduce da una disavventura terminata fortunatamente a lieto fine che può insegnare qualcosa a tanti.

Mirko Riccini

«Lavoro soprattutto nelle ore notturne, mi sposto parecchio anche fino a Mantova – dice – e qualche giorno fa, mentre stavo tornando in camion e mi trovavo a Riccione dove avevo scaricato parte delle bombole, ho avvertito una fitta al petto. Ho fatto un secondo scalo all’ospedale di Cattolica dove ho accusato ancora una fitta e allora mi sono fermato al pronto soccorso, visto che ero in ospedale: sono stato sottoposto a tutti gli accertamenti di rito, elettrocardiogramma, visita cardiologica. Mi avevano consigliato di attendere tre ore per la risposta delle analisi ma avendo visto che l’ecg era normale e sentendomi meglio ho deciso di uscire dall’ospedale romagnolo».

Una volta a casa a Chiaravalle, però, Riccini dopo aver pranzato ha avvertito ancora un forte dolore al petto e, anche consigliato dalla moglie si è recato all’ospedale di Torrette.

«Mi hanno riscontrato valori anomali, enzimi fuori norma e mi hanno ricoverato urgentemente in cardiologia sub intensiva perché mi hanno diagnosticato un principio di infarto. Avevo problemi coronari e mi hanno immediatamente sottoposto ad angioplastica. Sono stato tenuto sotto osservazione per alcuni giorni e ora sono in convalescenza a casa».

Mirko Riccini tiene a ringraziare chi gli ha salvato la vita e a evidenziare l’eccellenza del reparto di cardiologia sub intensiva diretta dal prof. Gian Piero Perna.

«Mi hanno seguito con tanta dedizione, educazione, disponibilità, dal primario a tutti i medici del reparto, agli infermieri. Chi dice che è uno dei centri migliori che abbiamo in Italia ha perfettamente ragione e anche a Torrette ci sono eccellenze e grandi professionisti, in una sanità che spesso viene ricordata solo per episodi negativi».

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