Segui QdM Notizie

Cronaca

Jesi Indagine dell’Asp: il 2,2% dei minori subisce maltrattamenti

La ricerca condotta sui 21 Comuni di competenza: secondo i dati del 2020 le vittime sono 230

Indagine dell'Asp: minori maltrattamenti

Jesi – Da un’indagine condotta nel 2020 dall’Asp 9, volta a conoscere e monitorare il fenomeno del maltrattamento minorile nei 21 Comuni di sua competenza, è emerso un risultato inatteso quanto allarmante: il 2.2% dei minori 230 nel complesso – sono vittime di una qualche forma di maltrattamento.

Un dato che fa riflettere, soprattutto se confrontato con lo 0.9% della media nazionale, che però non tiene conto dei casi di competenza ospedaliera e che, con ogni probabilità, non può vantare della stessa accuratezza nella raccolta dei dati.

L’aspetto positivo – spiegano la presidente e il direttore dell’Asp Ambito 9 Gianfranca Schiavoni e Franco Pesaresi – è che «la dimensione del fenomeno valorizza la nostra comunità, che dispone di una presenza capillare di servizi, specie sociali, senza i quali non sarebbe emerso un numero così ingente di segnalazioni e dimostra, in ultima analisi, che il fenomeno è già stato preso in carico dall’Asp (annualmente 85 minori ogni 1.000 sono presi in carico dall’ Asp ambito 9, circa il doppio della media nazionale). D’altro canto però, i numeri impongono un rinnovato impegno nella prevenzione, protezione e assistenza dei minori per contrastare il fenomeno».

Franco Pesaresi, Gianfranca Schiavoni, Silvia Tomassoni

Secondo i dati forniti dalla ricerca, la forma di maltrattamenti più diffusa è quella della violenza assitita (57%), che è strettamente correlata alla violenza domestica, dove bambini e ragazzi sono testimoni, più o meno consapevoli, della violenza agita da uomini, padri o compagni, contro la propria madre. In questo caso il dato statistico ci ricorda, in prima analisi, che tra violenza di genere e violenza sui minori esiste un nesso strettissimo e, secondariamente, che i circuiti di violenza tendono ad auto-alimentarsi, dunque contrastare la violenza di genere significa non solo proteggere le vittime di oggi, ma anche quelle di domani.

Si legge nel rapporto dell’Asp: «Esiste una relazione esplicita tra vittimizzazione vissuta e/o assistita da piccoli e comportamento violento. I figli che assistono alla violenza del padre nei confronti della madre hanno una probabilità maggiore di essere autori di violenza nei confronti delle proprie compagne e le figlie di esserne vittime».

Altre forme di maltrattamenti riguardano la patologia o trascuratezza delle cure – al primo posto nella media nazionale – e, ancora, maltrattamenti di tipo fisico, psicologico e abusi sessuali. «Questa ricerca ci dimostra che l’Asp è vigile, è attenta. Tuttavia, non solo i servizi sociali, anche gli altri istituti devono operare bene: si registra una carenza di personale sanitario, penso ad esempio ai consultori familiari, nei quali mancano gli psicoterapeuti necessari al supporto delle vittime di abusi», fa sapere Franco Pesaresi.

La maggior parte delle segnalazioni (circa il 57%) arriva da parte dell’Autorità giudiziaria ma al secondo posto troviamo le famiglie, dato che va interpretato nei termini delle denunce di violenza (11,7%). Al contrario, scuole e altre strutture extra-scolastiche appaiono meno sensibili alla rilevazione del fenomeno (circa 10% rispetto al 16% della media nazionale).

«Questa indagine è stata possibile – ha affermato Silvia Tomassoni, responsabile dell’area minori – grazie all’elevato numero di operatori di cui disponiamo – circa uno ogni 5.000 abitanti – e alla loro formazione. Oggi i 3/4 del lavoro che svolge l’Asp è di cura ma è necessario investire di più nella prevenzione».

«In questo senso – prosegue – l’Asp sta sperimentando azioni preventive di riduzione dei rischi di maltrattamento attraverso strumenti operativi quali l’Home Visiting: individuazione e sostegno di nuclei familiari vulnerabili che hanno bisogno di potenziare le proprie competenze genitoriali a partire dal periodo perinatale».

(Foto in primo piano: il direttore dell’Asp Ambito 9 Franco Pesaresi, la presidente Gianfranca Schiavoni, la responsabile dell’area minori Silvia Tomassoni)

©riproduzione riservata

News