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JESI 10 KM IN 9 GIORNI: LA STORIA DI UNA “LETTERA LUMACA”

Imbucata a Monsano, la missiva è arrivata in città “fuori tempo massimo”…

JESI, 3 agosto 2019 – Anche quest’anno ci risiamo; arriva l’estate, stagione di vacanze, alcune aziende chiudono per concedere ai lavoratori il meritato periodo di ferie, sempre più stanze degli uffici pubblici  rimangono vuote. Come in passato è questo il periodo in cui i cittadini si lamentano per disservizi e ritardi e come in passato le loro lamentele non troveranno orecchie ad ascoltarle.

Ecco allora che ai nostri lettori racconto una vicenda che in questo periodo si ripete puntualmente e che ha dell’incredibile. Il 24 luglio scorso il Comune di Monsano ha imbucato una lettera indirizzata ad un cittadino di Jesi; quella lettera avrebbe dovuto fare un percorso di meno di 10 chilometri e tanti ne ha fatti solo che per arrivare a destinazione ha impiegato la bellezza ben 9 giorni. Ieri mattina, infatti, il destinatario della missiva è venuto in possesso di quella lettera per inviare la quale il mittente ha speso €. 1,95, una tariffa che garantiva si la consegna, ma non assicurava sui tempi.

Non è la prima volta che le Poste Italiane incorrono in tali disservizi solo perché, da parte della dirigenza, non c’è la volontà di procedere ad assunzioni temporanee di personale da adibire alla consegna della corrispondenza. Per dirla alla Totò … “E io pago!”

(s. b.)

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