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Jesi A Palazzo Bisaccioni si parla di biotestamento

Incontro che porrà al centro dell’attenzione la Legge 219 del 2017 che obbliga il medico a una corretta informazione verso i pazienti, ieri la presentazione del libro di Luigi Leoni

Palazzo bisaccioni jesi

Jesi – Doppio appuntamento a Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Carisj.

Si è iniziato ieri con la presentazione del libro “Cento anni di storia, di ricordi, di speranze… e di delusioni” di Luigi Leoni.

Il testo non ha la pretesa – spiega l’autore – di essere un saggio storico né politico -economico ma una rivisitazione, una ricostruzione delle vicende storico-politiche degli ultimi cento anni.

La particolarità sta nel fatto che tutte le vicende sono narrate da un punto di vista prettamente personale e per questo condivisibili o meno. Il fine ultimo è quello di mettere in guardia le generazioni future per sperare in un mondo più equo e sereno per tutti.

L’appuntamento ha visto la presenza del presidente della Fondazione, Paolo Morosetti. Luigi Leoni è nato a Jesi nel 1936, diplomato ragioniere a 19 anni, dopo il militare ha iniziato a lavorare nella Pubblica Amministrazione. A 26 anni riprende gli studi laureandosi prima in Economia e Commercio e successivamente in Scienze Politiche. Questa è la sua prima pubblicazione.

Oggi, 30 settembre, alle ore 9 si svolgerà invece il convegno “Il Biotestamento dopo la legge 219/2017, un incontro che porrà al centro dell’attenzione la Legge 219 del 2017 che obbliga il medico a una corretta informazione verso i pazienti.

E’ una legge che permette a tutti di scegliere quali trattamenti accettare o non accettare – “Testamento Biologico” -, verranno poi descritte le modalità e le finalità della fonazione di organi.

Il vescovo Gerardo Rocconi porterà il suo messaggio di speranza parlando della “Sorella Morte”, definizione di San Francesco d’Assisi.

Organizzato anche questo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, all’evento partecioeranno il presidente della Fondazione Paolo Morosetti, il dott. Tonino Bernacconi, la dott.ssa Antonella Jorio e il vescovo Gerardo. L’ingresso è libero.

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