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Cronaca

JESI Aborto e consultori: non passa l’ordine del giorno

Approvata invece la risoluzione presentata dal consigliere di maggioranza Nicola Filonzi

JESI, 26 febbraio 2021 – Una presa di posizione rispetto alla decisione della Regione Marche di non accettare le linee guida del Ministero della Salute sulla interruzione volontaria di gravidanza, il potenziamento dei consultori, l’obiezione di coscienza del 100% all’ospedale “Carlo Urbani”: questi i punti centrati dall’ordine del giorno delle consigliere Emanuela Marguccio, Pd, e Agnese Santarelli, Jesi in Comune, che però non passa in Consiglio comunale.

«Fatto grave quel che è accaduto in Regione perché non c’è rispetto del principio di collaborazione tra le istituzioni», ha detto il consigliere di Jesiamo, Tommaso Cioncolini, che ha presentato un emendamento all’odg, però respinto dalle consigliere.

«Finalità politiche dell’atto presentato dalle consigliere Marguccio e Santarelli» l’obiezione della maggioranza che ha votato in modo contrario (favorevole l’opposizione, una astensione quella della consigliera Silvia Gregori, Forza Italia).

Agnese Santarelli Jesi in Comune
Agnese Santarelli

Dopo un lungo confronto sulla decisione della Regione Marche di non somministrare la pillola ru486 nei consultori, contrariamente alle linee di indirizzo del Governo emanate ad agosto 2020, e sulla proposta di apertura dei consultori alle associazioni private pro-life, passa la risoluzione del consigliere Nicola Filonzi che chiede alla Regione Marche ed all’Asur «di potenziare i consultori pubblici, anche assumendo un maggior numero di personale specializzato e di concretizzare e/o alimentare finalmente reti territoriali di supporto, anche garantendo la contraccezione gratuita a tutti e tutte, ed assicurando la piena applicazione della 194 in ogni struttura ospedaliera e di consultorio».

Nicola Filonzi

«La maggioranza non ha accettato l’ordine del giorno perché non abbiamo ammesso gli emendamenti del consigliere Cioncolini – spiega la consigliera Agnese Santarelli -. C’erano però errori perché si citavano vecchie linee guida.

La risoluzione di Filonzi non prende posizione sulla Regione Marche, la cui visione della famiglia è patriarcale: la donna accudisce e il padre detta le regole (citando le dichiarazioni del cosigliere regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, ndr). La risoluzione soprattutto non tocca affatto la questione dell’ospedale di Jesi: al “Carlo Urbani” ci sono solo medici obiettori di coscienza. Ho esplicitamente chiesto una presa di posizione in consiglio delle assessore Marisa Campanelli e Marialuisa Quaglieri ma non c’è stata».

Eleonora Dottori

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