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JESI ABORTO: OBIEZIONE DI COSCIENZA E INFLUENZA DELLA CHIESA SUL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE

JESI, 19 giugno 2018 – Un nutrito gruppo di associazioni ed il Coordinamento regionale 194 senza obiezione, in collaborazione con il Comune di Jesi hanno presentato questa mattina, nella sala del Presidente del Consiglio comunale (l’aula consiliare era occupata) “Io Obietto”, uno spettacolo teatrale di Elisabetta Canitano che “affronta il tema dell’obiezione di coscienza e l’influenza della Chiesa sul sistema sanitario nazionale”.

Hanno dato sostegno all’iniziativa, che vuole essere sia una condanna che una chiara richiesta a chi di dovere di risolvere il problema degli aborti legali, tante associazioni femminili e no quali: UDI, Casa delle Donne, Casa delle Culture, FIDAPA, Centro Studi Calamandrei, CGIL Ancona, Ya Basta, TNT, Spaziostello, Ostello delle idee, La strada di Sergio.

Per tutti ha parlato Paola Sabatini che ha rivelato come in Italia il 70% dei medici sia obiettore di coscienza, percentuale che in certe zone arriva al 90% e che a Jesi raggiunge il 100%, costringendo le donne che volessero avvalersi della legge 194 ad andare a Senigallia, con i propri mezzi.

Nella lunga illustrazione del problema, arricchita da citazioni di malasanità diffuse in tutta Italia, si è posto l’accento anche sui medici farmacisti che “fanno storie” in caso di richiesta della così detta pillola del giorno dopo.

Per richiamare l’attenzione dei cittadini su questo problema che colpisce molte donne, il gruppo di associazioni locali ha organizzato una spettacolo all’interno del Palazzo dei Convegni di Corso Matteotti.

Qui, con inizio alle ore 21,00 del 21, giugno, andrà in scena “Io obietto” di Elisabetta Canitano per la regia di Amandio Pinheiro, con: Chaiara David, Natalia Magni, Laura Nardi e Vvalentina Valsania”. Il costo del biglietto è fissato in €. 5,00. Analogo spettacolo sarà replicato il giorno dopo, venerdì 22, alle ore 21, al teatro Melograno di Senigallia.

Durante la conferenza stampa non sono mancate velate accuse a chi, preposto, ha disertato la conferenza stampa, giudicando tale assenza come un oltraggio ad una legge votata da un governo in carica 40 anni or sono.

sedulio brazzini

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