Segui QdM Notizie

Cronaca

JESI AGESCI “JESI 4”, ALLA (RI)SCOPERTA DELLA COSTITUZIONE

JESI, 1 maggio 2017 – “La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità”. Con queste parole, semplici ma cariche di significato, Piero Calamandrei, uno dei grandi politici del secolo scorso, a tutti gli effetti uno dei padri della Repubblica Italiana, spiegava l’importanza e la necessità di rinnovare con fatti concreti e tangibili il messaggio di cui si fa latrice la nostra Carta Costituzionale, che non è un organismo autonomo ed indipendente, bensì necessita dell’opera dell’uomo perché essa possa essere sempre attuale e valevole.

Il gruppo A.G.E.S.C.I. Jesi 4 ha voluto accettare l’invito del grande Calamandrei a tenere sempre vivo il fuoco della Costituzione mettendo in piedi l’iniziativa “Valori di carta”. Gli elaborati realizzati dai ragazzi, in mostra per tutto il pomeriggio di sabato 29 aprile, sono stati esposti presso la Chiesa di San Nicolò. “L’idea di organizzare un evento del genere – ci ha raccontato uno scout – ci è venuta dopo la visita al campo di concentramento di Fossoli, in cui venivano perlopiù chiusi i prigionieri politici, e alla città di Carpi, dove si trova il Museo Monumentale al Deportato. Prendendo poi spunto dalla frase di Calamandrei, abbiamo capito che se non ci fossimo recati là non avremmo mai potuto capire fino in fondo il senso della Costituzione, non prendendo in considerazione l’operato dei partigiani, che per essa hanno dato la vita”.

La sensazione che tutti i visitatori, ci raccontano, hanno provato è stata quella di intraprendere un percorso attraverso la storia della nostra Carta Costituzionale, anche prima che essa fosse propriamente nata. All’ingresso, infatti, i visitatori possono leggere su teloni appesi al soffitto frasi scritte da uomini e donne deportati nei campi di concentramento durante gli anni del Nazifascismo, frasi prese dal museo di Carpi dove il gruppo scout si è recato in visita. L’impatto è forte e significativo. “Soltanto questo: non sono vissuto invano, la mia vita ha avuto uno scopo e questa convinzione mi dà sollievo nel momento di morire”.

Il “viaggio” procedeva poi attraverso le voci di coloro che hanno dato un contributo più concreto alla genesi della nostra Costituzione, personaggi del calibro della storica presidente della Camera Nilde Jotti, di Aldo Moro e del sacerdote e pedagogista Don Lorenzo Milani. I ragazzi di Jesi 4, infatti, hanno riprodotto con le loro voci probabili monologhi di questi uomini che, a posteriori, rileggono la loro vita e le scelte che hanno condizionato la loro esistenza all’insegna della ricerca della giustizia e del bene.

La frase di Calamandrei, che ha funto da filo conduttore all’intera iniziativa, ricorre anche nel cortometraggio realizzato dal gruppo, con l’intenzione di insistere ulteriormente sull’assoluta importanza di fare della Costituzione uno strumento di vita quotidiana, da poter applicare sempre e con facilità.

L’iniziativa proposta dal gruppo Jesi 4, pertanto, è stata fortemente educativa, sia per i giovani che per gli adulti, e celava un intento parenetico di primaria importanza: la Costituzione è un dono e un bene da salvaguardare e da proteggere, da tramandare e da rispettare come amico e alleato.

(Alessandro Bonvini)

News