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Cronaca

JESI Anche le Ong per affrontare l’emergenza Covid-19

medici senza frontiere

Medici senza Frontiere in prima linea in diverse strutture per anziani del nostro territorio

JESI, 28 marzo 2020 – «Le nostre attività nella risposta al Covid-19 in Italia supportano diverse strutture per anziani nelle Marche, nell’area della regione che comprende le città di Fabriano, Jesi, Senigallia e Ancona».

Medici senza Frontiere è in prima linea in diverse strutture delle Marche.

«Nell’affrontare un’epidemia le attività di prevenzione possono svolgere un ruolo decisivo per evitare nuovi contagi e frenare la diffusione del virus, soprattutto tra le persone più a rischio – sono le parole di Tommaso Fabbri, Capo progetto Msf nelle Marche, riportate anche sul sito della Ong -. Di fronte al coronavirus i nostri anziani sono i più vulnerabili e noi faremo tutto il possibile per proteggerli lavorando fianco a fianco con il personale delle strutture che li ospitano, in stretta collaborazione anche con l’Azienda Sanitaria Unica Regionale (Asur)».

La casa di riposo di Cingoli

Un gruppo di esperti della Ong, con esperienze pregresse in missioni umanitarie legate alla gestione di epidemie, sta supportando i gestori, il personale delle strutture, i Comuni, rispetto alle procedure di contenimento del virus.

L’obiettivo primario è quello di evitare l’insorgere di nuovi casi che, se diventassero critici, andrebbero a richiedere il ricovero negli ospedali già a rischio sovraffollamento. Alla Ong è andato anche il ringraziamento del Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli: «Un qualificato contributo offerto a supporto delle nostre strutture, l’esperienza del team di Msf non può che accrescere le nostre potenzialità in termini operativi».

medici senza frontiere

Foto da scambieuropei.info

 

L’intervento si focalizza in particolare sulle strutture per anziani, tra i luoghi più vulnerabili: «La collaborazione con Msf aiuterà a sostenere il nostro territorio nella lotta contro il Covid-19 all’interno delle strutture socio-sanitarie, in accordo con il Direttore di Distretto e con i medici di Medicina Generale, che potranno trovare in Msf sostegno e consulenza» sono le parole della dottoressa Nadia Storti, direttore generale dell’Asur.

La Ong in Italia, come altre Organizzazioni non governative, è impegnata nelle Marche e nel lodigiano: «Abbiamo offerto la nostra disponibilità anche alle autorità sanitarie di altre regioni, dalle più colpite a quelle dove la prevenzione può fare la differenza, e speriamo di essere autorizzati ad ampliare le nostre attività per supportare un maggior numero di regioni».

Per fronteggiare il coronavirus la Ong è al lavoro anche in Europa: Spagna, Francia, Belgio e Grecia.

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