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JESI «BIODIGESTORE: GESTIONE PRIVATA MA VIGILEREMO», GARANTISCE “JESIAMO”

«Ci siamo battuti per un controllo rigido e capillare che veda il Comune ospitante come autentico protagonista e si faccia garante per tutte le parti»

JESI, 2 agosto 2019Consiglio comunale dedicato al biodigestore quello straordinariamente fissato per domani mattina, ore 9. Alle critiche della minoranza (leggi l’articolo) risponde il gruppo Jesiamo per la maggioranza.
Sullo slittamento dell’assise cittadina, che doveva tenersi mercoledì scorso 31 luglio (leggi l’articolo), Jesiamo spiega: «È stato revocato dal presidente Massaccesi perché a seguito delle modifiche apportate al Regolamento, gli atti oggetto di trattazione devono essere depositati entro un tempo decisamente maggiore rispetto alla precedente versione. Lo spirito di tale modifica è volto a garantire un maggiore tempo di approfondimento ai consiglieri e soprattutto dare maggior tutela proprio alle forze di opposizione».
Alle critiche sulla partecipazione della città, Jesiamo replica: «Ci sono stati momenti pubblici e formali come anche incontri più riservati tra le forze politiche per cercare insieme quelle condizioni di massima per poter garantire una soluzione rispettosa delle esigenze della città e dell’intero territorio provinciale finalizzato al raggiungimento dell’autonomia d’Ambito per lo smaltimento rifiuti derivanti da frazione organica. Purtroppo non c’è stato alcun margine di confronto. Sapevamo che il sentiero sarebbe stato stretto, ma mai avremmo immaginato che proprio quelle forze che ricoprono responsabilità di governo a livelli istituzionali superiori non avessero il coraggio di tentare un percorso comune. Basti pensare al Pd, vero artefice di questa scelta che attraverso i Sindaci di tutta la provincia ha chiesto a Jesi di ospitare un simile impianto eppure a livello locale tenta di sfuggire dalla sua ombra assumendo una posizione del tutto incomprensibile. A tale proposito, per coerenza e serietà nei confronti delle scelte prese, si attende fiduciosi che il Pd jesino abbia un residuo di coraggio per criticare il presidente Cerioni (il presidente della Provincia, Luigi Cerioni, ndr) e i Sindaci della provincia che hanno individuato nella zona della Coppetella la migliore ubicazione per il biodigestore».

«E che dire del M5S, contrario su tutti i fronti alla realizzazione dell’impianto con critiche aspre sia tecniche che di logica economica, dimenticando che per ospitare lo stesso impianto si era proposto un Comune pentastellato come Fabriano. In questo senso l’Amministrazione ha stimolato la discussione pubblica ponendo attenzione alle vere criticità che possono sorgere da un simile insediamento, elaborando quello che sarà l’atto di indirizzo che andrà in discussione nella giornata di domani».

Il biodigestore visitato da una delegazione di Jesi in Trentino

Altra questione cruciale è la gestione, privata: «Ci siamo battuti per un controllo rigido e capillare che veda il Comune ospitante come autentico protagonista e si faccia garante per tutte le parti, sia per ciò che concerne la governance che per gli eventuali fattori impattanti. Come si evince dall’atto di indirizzo, tutta la fase iniziale con la indizione di una gara a doppio oggetto sarà gestita dal Comune che ospita e successivamente all’Ente resterà il 25% delle quote, 24% all’Ata e ai Comuni confinanti e il 51% al privato, unico soggetto in grado di sostenere un investimento di simili proporzioni sia dal punto di vista economico che industriale».
«Ovviamente questo 51% sarebbe sufficientemente calmierato dalle condizioni poste dall’atto di indirizzo, che obbligano tutti i Comuni della provincia a conferire nell’impianto in questione, tarando sulle esigenze della Provincia il dimensionamento dello stesso, affidando ai Comuni conferenti il ruolo di controllore per ciò che riguarda il rispetto delle prescrizioni e garantendosi, attraverso clausole di salvaguardia e qualità del conferito, tariffe di smaltimento più vantaggiose rispetto alle attuali e soprattutto future».
«Tra le polemiche sorte in queste ultime ore, è emersa la possibilità che altri Comuni siano interessati ad una simile realizzazione. Come abbiamo sempre ribadito, questa Amministrazione è disposta a fare un passo indietro laddove tale disponibilità sia ben conclamata. A differenza di altre Amministrazioni, Jesi ha raccolto ancora una volta con senso di responsabilità l’appello fatto dalla Provincia, proprio perché una buona politica non orienta le scelte per se stessa ma guarda sempre oltre, proprio per cercare il bene maggiore».

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