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Cronaca

JESI CARENZE CRONICHE AL NUOVO OSPEDALE, LIGUORI (TDM): “INACCETTABILE L’IMMOBILISMO DELL’ASUR”

Pasquale Liguori, presidente del TdM

Pasquale Liguori, presidente del TdM

JESI, 8 settembre 2016 – Nuovo attacco del Tribunale per i Diritti del Malato (TDM) contro i vertici della sanità; questa volta il bersaglio non è locale, bensì regionale. Tutto parte dalle lamentele dei cittadini sui tempi d’attesa al pronto soccorso; tempi d’attesa determinati da vari fattori tra i quali, quello principale, la carenza del personale: “in organico – si legge nella nota del Presidente del TDM, Pasquale Liguori – ce ne dovrebbero essere 13 ma, attualmente ve ne sono solo 11. Stessa cosa – prosegue la nota – dicasi per il personale del 118 con una pianta  organica  di 10 e attualmente in 5. Le case della salute sono ancora un miraggio e tutto questo mentre ci approssimiamo alla stagione invernale che porterà ad un aumento degli afflussi al Pronto Soccorso”. Come se ciò non bastasse, Liguori mette sotto accusa “l’immobilismo dell’Asur Marche di fronte a tali problemi”, comportamento che rende ancor più drammatica la situazione. Della questione del personale al Pronto Soccorso il TDM se n’è occupato in più occasioni arrivando a chiedere “di utilizzare il personale del 118 per le attività del pronto soccorso durante lo stand bay della loro attività principale al fine – si fa notare – di ridurre i tempi di attesa per i codici verdi e bianchi”. Una richiesta più che ragionevole che oggi si scopre non sia solo frutto della logica comune; già il 24 dicembre 2015 fu emanata una determina dell’Asur Marche “per l’applicazione al Direttore generale Marini e al Direttore Sanitario Storti nella quale si predispone una procedura ASUR condivisa che regolamenta e omogeneizza le attività di integrazione svolte dagli operatori del 118 durante le fasi di stand bay con quelli dei presidi ospedalieri / pronto soccorso”. Dunque una normativa finalizzata a ridurre i tempi d’attesa dei cittadini che ricorrono al pronto soccorso esiste, ma perché non la si applica? Perché si continua a costringere gli operatori del Pronto soccorso a “turni massacranti”? Soprattutto ci chiediamo: che senso ha emettere una determina se poi nessuno dei vertici periferici la fa rispettare?

Come al solito a rimetterci sono sempre i più deboli che, nel caso specifico, sono rappresentati dai cittadini e dagli operatori del pronto soccorso.

Il ritardo nell’applicazione della determina non è che l’ultimo esempio negativo della sanità in generale ed in quella jesina in particolare:  si potrebbe fare un lungo elenco, ma ci fermiamo ad uno degli ultimi. Si era detto che per ovviare agli inconvenienti di ricezione del pronto soccorso si sarebbero ricavati due nuovi posti letto ristrutturando i locali “ma – come scrive Pasquale Liguori nel comunicato del TDM – si sa che quando l’ASUR deve fare i lavori i tempi sono biblici, vedi anche il controsoffitto dell’area ristoro”.

(s.b.)

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