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Jesi Chiusura Ponte San Carlo, FdI chiede e propone

Dopo la tre giorni sperimentale in vista dell’abbattimento il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia avanza la domanda di attualità


Jesi – Come è noto, il Ponte San Carlo dovrà essere abbattuto e ricostruito. Come è altrettanto noto, interrotta la principale via di comunicazione, tra la città e li quartiere si opporrà lo sbarramento fluviale che, oltre a isolare i residenti aumentando perfino i costi di un percorso alternativo da utilizzare più volte al giorno, ritarderà in modo significativo ogni eventuale intervento di emergenza.

In campagna elettorale furono immaginate svariate soluzioni che ora, sembra, non sarebbero più realizzabili. Dopo i tre giorni di chiusura della strada per le prove generali, lo scetticismo iniziale verso l’operazione, così come ideata, si è trasformato in grave preoccupazione, poiché:

  • I tempi per raggiungere la città, anche dalle frazioni e dai paesi collegati, sono aumentati a dismisura, così come è conseguentemente peggiorata l’intensità del traffico in zona Piandelmedico e Ponte Pio. Si consideri che un residente deve percorrere quella o altre strade alternative, in tutto almeno quattro volte al giorno con notevole aggiunta di chilometri per un consistente aumento dei costi da sommarsi al naturale disagio
  • La predetta via Piandelmedico, appunto, subisce allagamenti in caso di cattivo tempo (per altro anche l’uscita Jesi Est della Statale 76), aggravando, in quelle occasioni, il già precario scorrimento dei veicoli dirottati mentre, in giornate di sole, spesso è frequentemente ingombrata da gruppi e gruppetti di ciclisti, purtroppo indifferenti al contesto di difficoltà
  • Il servizio di trasporto urbano per le persone è gratuito fino a Porta Valle. Poi? Ancora costi aggiuntivi per chi dovrà proseguire (e tornare) senza il supporto dell’autovettura. Se è pur vero che l’operazione di rifacimento del ponte è inevitabile, è anche vero che il compito dell’Amministrazione è quello di alleviare quanto più possibile le difficoltà dei residenti e di chiunque abbia necessità di utilizzare più volte al giorno quel percorso

Per questo, premessa la presa d’atto della messa a disposizione di un dispensario farmaceutico, anche grazie ala concessione dela Regione Marche, si chiede:

se è previsto un passaggio alternativo, pedonale o ciclabile

se è valutabile la presenza di un’ambulanza in loco con medico a bordo, pronta per ogni emergenza

se si pensa di mettere a disposizione più defibrillatori in molteplici zone del quartiere e di personale, anche volontario, idoneo a utilizzarlo

se è prevista la possibilità di compiere esami rapidi per li controllo cardiologico e glicemico, così come avviene in ogni altra farmacia

se si ritiene di parcheggiare un’autopompa nella zona

se si considera opportuno assegnare ai residenti un bonus carburante, che compensi il sovraccarico di spesa dovuto all’allungamento del percorso quotidiano per l’accesso in città

se si vuole concedere il trasporto urbano con autobus gratuito per tutte le intere giornate impegnate dalle opere, ai residenti (compresi gli abitanti delle frazioni) su tutto il percorso cittadino.

Antonio Grassetti e Chiara Cercaci

Gruppo consiliare Fratelli d’Italia

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