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Cupramontana Tradizione e Futuro e il nuovo Cda della Casa di riposo

«Manifestiamo la nostra delusione, ancora una volta, per non essere stati presi in considerazione dal Sindaco che prosegue nella sua politica di esclusività anziché di inclusività»

Cupramontana – La Casa di riposo di Cupramontana occupa un ruolo fondamentale per il nostro paese, sia per gli aspetti sociali che ricopre sia perché rappresenta una primaria attività economica e fonte occupazionale.

In questi mesi ci siamo occupati di approfondire le principali problematiche di gestione della struttura, da quella amministrativa a quella operativa quotidiana. Abbiamo avuto occasione di confrontarci sia con alcuni operatori che lavorano all’interno della struttura, sia con alcuni ospiti e i loro familiari, e da questi incontri sono emersi diversi spunti di riflessione.

Con spirito collaborativo e volontà di impegnarci per il bene del nostro paese, ci siamo rivolti al Sindaco con l’intento di contribuire a migliorare una struttura così importante per Cupramontana, che da sempre ha rappresentato un punto di riferimento per il suo settore e che probabilmente ha perso un po’ di quelle eccellenze che la contraddistinguevano.

Abbiamo fatto presenti le criticità che abbiamo riscontrato, ribadendo la necessità di rafforzare l’attenzione ai diversi problemi e affrontare il lavoro per risolverli. Proprio in occasione del rinnovo delle cariche del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Papa Giovanni, abbiamo invitato il Sindaco a provvedere a nomine non politiche bensì basate sulle reali capacità organizzative delle persone stesse, proponendo inoltre di condividere uno dei tre nomi con il gruppo consiliare Tradizione e Futuro.

Siamo convinti che questa scelta avrebbe garantito una maggiore trasparenza di gestione e soprattutto permesso un’unione di forze che sarebbe stata a tutto beneficio della struttura stessa e quindi di Cupramontana.

Riscontrata in prima battuta una sostanziale condivisione su questi temi, il Sindaco ha poi scelto di procedere in autonomia a tutte le nomine rigettando in sostanza la nostra proposta.

Non spetta certo a noi giudicare le capacità professionali dei nuovi membri del CdA, nella figura del Presidente e dei Consiglieri scelti dall’Amministrazione, anzi a loro vanno i nostri migliori auguri di un buon e proficuo lavoro.

Sentiamo però la necessità di manifestare la nostra delusione, ancora una volta, per non essere stati presi in considerazione dal Sindaco che prosegue nella sua politica di esclusività anziché di inclusività, sottraendo al paese, a nostra opinione, maggiori opportunità di crescita.

Non ci resta che continuare a vigilare cercando di dare voce alle diverse problematiche che esistono e che sia operatori che ospiti lamentano. Il dialogo con loro, da parte nostra, resta sempre aperto e, anzi, lo rafforzeremo.

Per quanto riguarda il controllo sulla gestione, avendo riscontrato un ostracismo del Sindaco di fronte alle nostre richieste di accesso agli atti della Fondazione Giovanni Paolo II, valutiamo di interpellare i competenti organi sovracomunali al fine di vedere rispettato almeno il nostro diritto/dovere di controllo e di svolgere a pieno la nostra funzione di Consiglieri comunali.

Tradizione e Futuro

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