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Cronaca

Jesi Congresso Cgil Ancona, si apre la stagione delle rivendicazioni

Marco Bastianelli, segretario generale: «Il mercato del lavoro continua a preoccupare»

Jesi, 12 gennaio 2023 – Oltre 170 delegati hanno preso parte alla seconda giornata del X Congresso della Cgil di Ancona che si è svolto all’hotel Federico II.

Ieri giornata conclusiva con un approfondimento a cura dell’Ires Cgil Marche sul tema “Per meglio comprendere: problemi e prospettive delle Marche e dell’Italia nel quadro economico e politico mondiale”.

Al centro del dibattito i temi dell’economia locale: dal progressivo invecchiamento della popolazione con le stime Istat che rilevano per il 2031 un’ulteriore decrescita di 14.217 individui pari al -3,1% di cui 10.094 di età compresa tra 0 e 14 anni, al calo delle imprese attive che dal 2011 al 2021 sono diminuite dell’8,6% secondo i dati della Camera di Commercio.

La nota positiva riguarda l’export: il periodo gennaio-settembre sia nel 2021 sia nel 2022 registra un crescita rilevante dei volumi esportati, perfino al di sopra dei livelli del 2019, con una differenza di oltre 1 miliardo di euro e cioè +35,9%.

Ma è il mercato del lavoro a preoccupare, come sottolinea Marco Bastianelli (foto in primo piano), segretario generale Cgil Ancona.

«Prosegue il calo nel numero delle imprese e l’occupazione non ha ancora recuperato i dati del 2007. Ci sono sempre più precari e inattivi, occorrono interventi urgenti».

E’ toccato a Marco Amichetti, Ires Cgil Marche, tracciare il quadro generale della situazione.

«Nel 2021 il tasso di inattività nella provincia si attesta al 29%, la disoccupazione giovanile è al 23,5% e tra gli uomini e le donne il tasso di occupazione segna una differenza di 11,9 punti percentuali a svantaggio delle donne».


Le conclusioni dei lavori sono state di Ivano Gualerzi, Cgil nazionale.

«Il tema vero sarà uno solo: come facciamo a far vivere le cinque proposte del nostro congresso e cioè l’aumento del salario, combattere la precarietà, gli infortuni sul lavoro e la sicurezza, un nuovo stato sociale e un intervento pubblico per politiche di sviluppo».

Secondo Gualerzi «per affrontare questi temi sono necessari tavoli di confronto non per ascoltare le nostre proposte ma per condividere le soluzioni. Occorre mettere in campo tutte le iniziative utili a far vivere le rivendicazioni della Cgil dentro e fuori i luoghi di lavoro. Ad oggi c’è un governo che, probabilmente, non ci darà quasi mai tavoli veri di discussione; dobbiamo quindi usare gli strumenti che abbiamo a disposizione. Molto, dunque, dipenderà dalla nostra capacità di confronto e di mobilitazione».

(foto in primo piano: Marco Bastianelli, segretario generale Cgil Ancona)

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