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Cronaca

JESI Controlli: nella sala slot con il green pass prestato dall’amico, denunciati

Il giovane alla vista delle forze dell’ordine aveva tentato di allontanarsi velocemente dal locale di Monsano

JESI, 6 marzo 2022 – Come disposto dal questore di Ancona Cesare Capocasa, sono stati attuati, nella nottata appena trascorsa, i servizi interforze Polizia di Stato e Carabinieri volti alla verifica del rispetto della normativa covid 19, da cui sono scaturite due denunce, e alla prevenzione delle fenomenologie criminose connesse al fenomeno della movida.

Sono stati controllati 5 esercizi cittadini di somministrazione di cibi e bevande e, nel dettaglio, verificate le previste certificazioni in possesso di clienti, 189, e lavoratori, 18.

Il rispetto della normativa è risultato assoluto. Speciale attenzione è stata, quindi, posta alle aree del centro storico cittadino che, nel recente passato, hanno evidenziato criticità in ordine ai fenomeni e comportamenti connessi alla movida, spesso evidenziati nelle richieste di intervento dei cittadini residenti.

Anche in questo caso, a fronte di un consistente flusso di persone presenti, non si sono evidenziate criticità.

Sia esercenti che residenti hanno dimostrato apprezzamento per l’attività di prevenzione posta in essere dalle Forze di Polizia nei continui servizi di ordine pubblico che appare aver dato, nelle ultime settimane, maggiore tranquillità nelle loro occupazioni e nel loro riposo.

Anche i sopralluoghi del contingente impegnato presso alcuni circoli privati e discoteche di Jesi e Monsano non hanno evidenziato violazioni anche a fronte di notevoli flussi di giovani e giovanissimi.

Una speciale attenzione preventiva veniva riservata nei confronti di una nota sala giochi – ristorante – sala slot sita nel Comune di Monsano, area speciale di concentrazione di famiglie, giovani e giovanissime in cui il rispetto sostanziale delle norme covid 19 e di sicurezza in generale venivano accertate.

Durante un sopralluogo all’interno della sala slot (area riservata ai maggiori di anni 18 in possesso di green pass rafforzato in relazione alla presenza di servizio bar-ristorazione), il personale impiegato procedeva al controllo di un giovane che, però, alla sua vista, cercava di allontanarsi velocemente.

Lo stesso giovane mostrava la certificazione richiesta ma il suo intestatario non risultava corrispondere al documento di identità conseguentemente richiesto e fornito.

Il giovane ammetteva quindi che il green pass rafforzato era di un suo compiacente amico che, per l’occasione, glielo aveva prestato.

Gli agenti, quindi, procedevano al sequestro del cellulare su quale si trovava la certificazione “impropria“, denunciando per violazione dell‘articolo 494 del Codice penale (sostituzione di persona) alla Procura della Repubblica, sia il giovane utilizzatore che il “complice” amico, in concorso.

(Redazione)

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