Cronaca
Jesi Derby di basket, nei guai il dirigente che aveva minacciato
Deferito in stato di libertà all’Autorità giudiziaria il 53enne esponente della Basket Academy per diffamazione e circostanziate minacce di morte agli avversari, ripreso anche aggirarsi vicino alla palestra con una spranga in mano
10 Gennaio 2025
Jesi – Gli episodi avvenuti dopo il derby cestistico di Serie D tra la Pallacanestro Jesi e la seconda squadra della Basket Academy (la prima milita in serie B nazionale) proseguono per vie legali. Infatti è stato denunciato per minacce gravi il 53enne jesino che lo scorso 20 dicembre si era reso protagonista di un post derby di fuoco al termine della penultima gara di andata del Campionati di DR1.
Il vice Presidente della squadra di basket Pallacanestro Jesi, aveva subito minacce telefoniche al termine dell’incontro. Stesse minacce, venivano rivolte anche ad altro collaboratore della stessa Società sportiva. Autore della condotta intimidatrice era un dirigente della squadra avversaria (Basket Jesi Academy). Per comprendere il movente occorre andare all’antefatto.
Come detto, l’inedita sfida si era svolta pochi giorni prima di Natale alla palestra di via Ugo La Malfa e a spuntarla al termine di una partita avvincente era stata l‘Academy per 70-74.
Durante la partita tutto si era svolto nella norma, in un clima di leale competizione sportiva davanti a una festosa e tranquilla platea di tifosi.
A fine gara, dopo le 23, fuori dalla palestra in cui si era svolta la competizione, un gruppetto sparuto di tifosi della squadra di casa avrebbe aggredito verbalmente il tesserato figlio 16eenne del dirigente in questione.
Di tale aggressione verbale, che sarebbe avvenuta fuori dall’impianto a partita ultimata, non si aveva riscontro alcuno, ma lo stesso dirigente additava come diretti responsabili dell’accaduto il vice Presidente e il collaboratore della Pallacanestro Jesi, offendendoli, denigrandoli e diffamandoli tramite un social network.
Non pago di ciò, rivolgeva nei loro confronti specifiche minacce di morte tramite sms vocali inviati con whatsApp, palesando apertamente l’intenzione di investirli con l’auto.
Anche nei messaggi postati su facebook si leggeva “se ti vedo ti ammazzo di botte a te e a tutti i tuoi tifosi, ti acchiappo sotto con la macchina… non farti vedere in giro, ti butto giù tutti i denti…fate schifo vergognatevi, vi aspetto davanti al Pepito.Ve la siete presa con un ragazzino di 16 anni, vi ammazzo tutti tanto vi conosco tutti…”.
Inoltre, veniva filmato sulla pubblica via, nei pressi della Bocciofila di via La Malfa, a poche centinaia di metri dalla palestra, luogo di ritrovo di tifosi, urlando e sbraitando con una spranga di ferro in mano.
In merito a ciò giungevano chiare segnalazioni da parte dei cittadini. Le indagini, espletate dai Poliziotti consentivano di raccogliere elementi indiziari nei confronti del dirigente della squadra avversaria protagonista di tale exploit il quale, convocato in Commissariato, veniva deferito in stato di libertà all’Autorità giudiziaria competente per minacce gravi.
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