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Cronaca

JESI Elezioni, Antonio Grassetti candidato Sindaco: «La casa del centrodestra c’é!» (video)

«Noi non abbiamo candidati mascherati, la nostra linea politica è chiara e le nostre porte aperte agli amici della Lega e di Forza Italia»

di Pino Nardella

JESI, 9 aprile 2022 – Dalla campagna di Tabano alla campagna elettorale, Antonio Grassetti è ufficialmente il quarto condidato Sindaco per le prossime amministrative del 12 giugno.

Neanche a farci apposta, anche lui avvocato, come gli altri tre, 65enne, che si era ritirato dalla politica attiva – ha voluto menzionare Cincinnato – dopo essere stato consigliere comunale 1998-2007 per l’allora Alleanza Nazionale.

«A Jesi mancava il centrodestra nella competizione elettorale, c’erano due formazioni quando ho deciso, poi se ne è aggiunta un’altra, una di centrosinistra, Pd, e l’altra, la civica, con un candidato Sindaco che è l’ex capogruppo del Pd, il quale è una brava persona ma, a proposito della discesa al suo fianco della dirigenza di Forza Italia, è come se a un esame di laurea si presentasse Bacci e il voto, 30 e lode, fosse assegnato a Matteo Marasca. Strano modo di fare. Se non ci fosse stata la possibilità del centrodestra di presentarsi e portare il proprio programma politico, mi sentivo in qualche modo costretto a dover scegliere tra un candidato di sinistra e un altro candidato di… sinistra. E chi, come me, ha un pensiero di centrodestra sarebbe rimasto o a casa o non avrebbe veramente saputo cosa scegliere».

Ad accompagnare l’inizio dell’avventura elettorale di Antonio Grassetti, il gotha del partito, con il capogruppo di FdI in Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, il consigliere regionale Marco Ausili – «Siamo con i piedi ben piantati in terra, senza astrazioni ideologiche, a Jesi occorre una politica di rinnovamento fatta di qualità» -, Stefano Benvenuti Gostoli, segretario provinciale – «Il progetto vincente in Regione anche per Jesi, e l’invito alle altre forze di centrodestra a partecipare, noi ci siamo» – , Federica Dary, coordinatrice comunale e prossima candidata in Consiglio comunale, che ha fatto pressing per convicerlo a candidarsi «vista la sua esperienza politica e la sua coerenza», la consigliera comunale uscente, confluita nel Gruppo Misto da Jesiamo, che sarà ricandidata da FdI, Chiara Cercaci, per la quale «occorre un’Amministrazione che dia ascolto ai cittadini, quindi in discontinuità con l’attuale per una ritrovata partecipazione».

«Una candidatura che nasce per qualcosa non contro – ha affermato Carlo Ciccioli – noi non dobbiamo desistere, come le civiche ci avevano chiesto, ma esistere, per dare voce alla città. Il treno di Fratelli d’Italia è partito, e credo che il nostro sarà un risultato clamoroso».

«La proposta adesso c’è – ha sottolineato Grassetti – e sarebbe stato assurdo non esserci a Jesi quando la Regione Marche esprime il governo di centrodestra. Abbiamo costruito una struttura con le porte aperte, attraverso le quali possono entrare gli amici di Forza Italia e della Lega, prima di formalizzare le liste e realizzare i programmi, discutiamone insieme, vediamo se c’è la possibilità di un programma di coalizione che sarebbe un’occasione meravigliosa da non perdere. La casa è pronta».

«La lista è ancora in formazione, ci saranno anche indipendenti, vedremo se saranno una o due, indiremo un momento specifico per la presentazione, però sarà di assoluta qualità. Noi siamo questi, riconoscibili, la nostra linea politica è chiara, chi eventualmente domani volesse parlare con noi dovrà allinearsi rispetto ai princìpi che esponiamo e nei quali crediamo. Noi non abbiamo candidati mascherati, come qualcun altro che, come le civiche, ce li avevano chiesti nelle loro liste».

Sulla querelle ancora aperta relivamente all’insediamento dell’hub Amazon, Antonio Grassetti è stato chiaro, sottolineando come «è una questione irrinunciabile e motivo tra i più importanti e chi si trova nelle condizioni di poter incidere sulla realizzazione definitiva non avrà tregua da me». E tra i presenti, futura candidata, anche Milva Magnani, nel CdA di Interporto che ha ribadito come «Amazon non va assolutamente persa, deve rimanere qui».

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