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Cronaca

JESI FONDAZIONE CARISJ FUORI DALLA COLOCCI, UNDICI GLI OBIETTIVI PROGRAMMATICI

JESI, 17 novembre 2017 – La conferenza stampa di questa mattina era stata convocata per “l’illustrazione delle attività programmate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi per il quadriennio 2017-2021”, ma la notizia più interessante e che potrebbe rivelarsi drammatica per una Istituzione cittadina è arrivata alla fine della lunga esposizione da parte del Presidente, Alfio Bassotti.

Nell’agosto scorso la Fondazione Carisj si è dimessa dal consiglio della Fondazione Colocci che gestisce i corsi universitari; questo comporterà una ulteriore “mazzata” al bilancio della “Colocci” e la perdita di un socio.

Dal 1° gennaio 2018 Fondazione Cassa di Risparmio non sarà più tenuta a versare i contributi che per anni, seppure ridotti dopo la crisi della Cassa di Risparmio, ha messo a disposizione della “Colocci”. Questo, comunque, non esclude che nel prossimo anno la Fondazione Carisj sostenga l’università attraverso erogazioni liberali. Staremo a vedere.

Veniamo alla lunga relazione sui programmi approvati dal nuovo CdA per il quadrienni 2017/21 non senza prima aver dato informazione a chi già non ne era al corrente, della riduzione del numero dei membri del Consiglio stesso, passato da 7 a 5. L’organo dirigente risulta composto da Alfio Bassotti, Presidente uscente, e dai consiglieri (confermati). Matteo Mancini – Vicepresidente – Giovanni Cucchi, Ennio Figini e Giancarlo Giacani consiglieri. Sono rimasti fuori, ma solo perché ineleggibili in quanto completato il periodo consentito, l’ex Vicepresidente, Graziano Mariani, ed il consigliere Marco Candela.

Dopo aver fatto un riepilogo degli ultimi, travagliati anni vissuti dalla Fondazione con le vicende economiche che hanno portato alla “sparizione” della Cassa di Risparmio di Jesi, prima, e di Banca Marche poi; vicende che ancora sono oggetto di contenziosi legali in vari tribunali, compreso l’esposto denuncia contro Banca d’Italia nel quale si ipotizza reato nella “gestione commissariale e/o dal procedimento di preparazione e di decretazione per liquidazione coatta amministrativa di Banca Marche”, Bassotti ha illustrato i punti salienti del programma.

Il primo riguarda il “Consolidamento ulteriore della patrimonializzazione di Carisj” che privilegi investimenti che utilizzano e valorizzano il patrimonio immobiliare con interventi mirati nel settore della cultura e dell’arte, in quello della formazione ed informazione, il completamento e ammodernamento strutturale delle iniziative museali promosse da Carisj. Al 2° posto c’è il “Sostegno al completamento ed alla continuità dell’attività legale messa in campo da Carisj a tutela degli interessi della Fondazione” e, conseguentemente, a tutela dei risparmiatori (azionisti o obbligazionisti), degli imprenditori, ecc. Al 3° Posto c’è il “Completamento del lavoro di ordinamento di schedatura e di restauro del materiale conservato nell’archivio storico. 4° obiettivo indicato dal nuovo CdA è l’”Allestimento della mostra delle opere del pittore e architetto Domenico Luigi Valeri”, un personaggio sconosciuto ai più, ma che durante la sua esistenza, tra il 1701 ed il 1746, ha lasciato molte opere a Jesi e nella Vallesina. Al 5° posto il Cda di Carisj ha messo “La realizzazione e l’entrata in funzione di una apposita sala per la consultazione digitale” di tutto ciò che fa capo alla Fondazione.

“La creazione di un distretto culturale sulle attività e sulle eccellenze presenti sul territorio dei 26 comuni della Vallesina e della valli del Misa e del Nevola” è il 6° obiettivo fissato dal nuovo CdA della Fondazione che al 7° posto (ma solo come elencazione) prone “La concretizzazione di un progetto per la realizzazione della cittadella del volontariato e della cultura” attraverso la valorizzazione di Palazzo Martini che ospiterà l’archivio storico e dove alcune sale avranno una destinazione precisa. All’8° posto dei propositi c’è “Lo sviluppo dell’attività convegnistica della Fondazione” utilizzando le sale riunioni di Palazzo Bisaccioni. Nono obiettivo da raggiungere “l’Allestimento, a Senigallia, di un museo numismatico afferente monete emesse dalla Stato Vaticano”. E’ previsto per il 2019 il raggiungimento del 10° traguardo consistente nell’organizzare “La celebrazione del 25° anniversario della Fondazione Bancaria Cass di Risparmio di Jesi; fondazione che – leggiamo nel programma messoci a disposizione – ha dato continuità al cammino originario dei 150 anni della Cassa di Risparmio di Jesi, incorporata nel 1994 in Banca delle Marche”. Molto interessane, come d’altronde tutti i punti già descritti, l’11° traguardo fissato che prevede “La pubblicazione di bandi di erogazione liberali di modesta entità da realizzarsi, con scadenza biennale, non appena le condizioni di bilancio lo consentiranno”; un desiderio che molte associazioni culturali e non solo auspicano che si avveri quanto prima.

Nel corso dell’illustrazione dei vari punti non sono mancate frecciate a dritta e manca, compresa quella scoccata in conseguenza del trasferimento della statua di Federico II dal Montirozzo al cortile di Palazzo Ghislieri. Preso di mira il Comune che, secondo Basotti, non avrebbe riscontrato la disponibilità a suo tempo dimostrata dalla Fondazione ad ospitare quel monumento di fronte al palazzo.

Chiudiamo qui, in attesa degli sviluppi delle varie vicende giudiziarie che riguardano gli interessi dei risparmiatori e non solo.

Sedulio Brazzini

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