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Cronaca

JESI I GRANDI DI OGGI OMAGGIANO IL GRANDE DI IERI: FIRMATA LA CONVENZIONE PER IL MUSEO FEDERICO II “STUPOR MUNDI” TRA GENNARO PIERALISI E FRANCESCO MERLONI

15bJESI, 18 aprile 2016 –  A suo modo è una firma storica. In tutti i sensi. Soprattutto perché il nostro imperatore ha finalmente trovato la strada per poter ritornare nella piazza – a lui oggi dedicata – dove nacque circa un millennio fa, il 26 dicembre 1194. E una strada, oltretutto, all’altezza della sua figura di grande della storia.

Gennaro Pieralisi e Francesco Merloni hanno firmato, infatti, poco dopo mezzogiorno di oggi, 18 aprile, proprio all’hotel Federico II, la convenzione tra la Fondazione Federico II Stupor Mundi e la Fondazione Marche  per la realizzazione del museo multimediale Federico II “Stupor mundi dedicato al grande imperatore.

9I presidenti delle due Fondazioni hanno tagliato un nastro importante nel panorama culturale di Jesi, due grandi di oggi hanno reso omaggio al grande di ieri, ponendo le basi di un progetto ambizioso, che vedrà la luce proprio il prossimo dicembre a palazzo Ghislieri, il quale si prefigge di attrarre flussi turistici numerosi e qualificati con il conseguente impatto sia economico che occupazionale. Ma non solo. L’operazione culturale – del costo per l’allestimento museale, comprensivo degli interventi strutturali e impiantistici, di poco più di 2 milioni di euro – dei quali 1,5 milioni stanziati proprio dalla Fondazione Marche –  mira anche, come è stato più volte sottolineato, ad accrescere a livello nazionale e internazionale «l’immagine di un territorio privilegiato dalla storia, grazie anche ad altri personaggi come Lorenzo Lotto, Giovanni Battista Pergolesi, Gaspare Spontini».

4Il museo nasce dal desiderio coltivato da tempo dall’imprenditore Gennaro Pieralisi di «consacrare all’imperatore un luogo che possa ripercorrerne la vita, rappresentarne le opere e promuoverne la conoscenza delle vestigia sparse in tutta Italia e in Europa, al fine di valorizzare l’origine jesina di una delle più affascinanti e celeberrime personalità della storia».

2b«Ne parlai una sera a cena con Carlo Calleri, allora responsabile delle relazioni sindacali della Fiat, e da quella volta l’idea prese corpo» ha ricordato Pieralisi. Il quale, ha trovato anche il modo di scherzare un po’, facendo notare come solo lui, tra i relatori, non portasse la cravatta. Anche se l’aveva a portata di mano. E l’ha mostrata a tutti, tenendola in bella vista sul tavolo.

«Senza cultura non c’è sviluppo, sono due facce della stessa medaglia – ha sottolineato Francesco Merloni – per questo la Fondazione Marche ha aderito volentieri al pressante invito rivoltoci da Pieralisi. Siamo fiduciosi che tutti gli obiettivi saranno raggiunti».

4aAll’evento sono intervenuti anche il sindaco di Jesi, Massimo Bacci, Mario Pesaresi, vice presidente operativo della Fondazione Marche, Nunzio Tartaglia e Walter Darini, consiglieri, William Graziosi, segretario generale della Fondazione Stupor Mundi e amministratore delegato della Pergolesi-Spontini, e Cristofer Giorgilli, amministratore delegato della Volume Srl, l’azienda incaricata, dopo un percorso di selezione, della realizzazione del progetto museografico.6

Progetto che si avvale della curatela scientifica di Alessandro Barbero, docente di storia medievale all’università del Piemonte, esperto in comunicazione multimediale, di Anna Maria Trombetti Budriesi, docente di storia medievale – e federiciana in particolare – all’università di Bologna, per la ricerca iconografica.

17bI soggetti coinvolti, dunque, sono la Fondazione Stupor Mundi, la Fondazione Marche, la Fondazione Pergolesi-Spontini, il comune di Jesi e la Fondazione Federico II Hohenstaufen, presente con il presidente Fabio Costantini e la vice Franca Tacconi. Ai quali lo stesso Pieralisi ha, a un certo punto, ha rivolto un caldo invito a fondersi con la propria.

Soddisfatto anche il Sindaco che ha sottolineato come «il nostro centro storico va arricchendosi di iniziative di assoluto valore se consideriamo anche la prossima apertura, entro la fine del mandato amministrativo (2017), del museo archeologico nella splendida cornice di palazzo Pianetti». Bacci, mettendo da parte recenti polemiche,  ha ringraziato anche la Fondazione Carisj per aver concesso ad un prezzo molto economico – 46 mila euro all’anno – l’affitto della sede museale federiciana nello storico palazzo Ghislieri.

A proposito di esborsi economici, va rilevato che anche la Regione Marche partecipa con un proprio contributo – 100 mila euro – «che cercheremo di far aumentare», ha detto ancora il Sindaco.

([email protected])

(foto Crico)

 

 

 

 

 

 

 

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