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Jesi I segreti della scrittura creativa all’Hemingway Cafè

Il corso nell’ambito della rassegna “Hemingway Letterary” tenuto dallo scrittore Vittorio Graziosi

di Tiziana Fenucci

Jesi, 5 settembre 2022 – Tre serate dedicate ai segreti di un buon romanzo, per dare ai partecipanti le prime nozioni sul mondo dell’editoria e sulla complessità della scrittura come arte.

«Chi si avvicina a questi corsi generalmente è appassionato di lettura – spiega Vittorio Graziosi rimane affascinato dalla magia degli autori e desidera saperne di più su come riescano a trasmettere questa suggestione nel racconto». 

Gli incontri fanno parte dell’iniziativa “Hemingway Letterary” , promossa dall’Hemingway Café, che durante l’estate ha portato nella cornice di Piazza delle Monachette ospiti importanti, tra giornalisti e scrittori, a presentare le loro opere letterarie.

«Ci siamo sempre impegnati nella creazioni di eventi di arte e cultura perché fa parte del nostro concetto di locale – ha spiegato Davide Zannotti, titolare dell’Hemingwayun posto accogliente in cui poter mangiare e bere ma anche arricchirsi di qualche conoscenza nuova».

Oggetto del corso di scrittura: le informazioni base sulla struttura narrativa e sul mondo dell’editoria.

«I corsi più articolati permettono anche di arrivare alla pubblicazione – ha spiegato Graziosi – allenando i partecipanti con esercizi pratici a raccontare la storia nel cassetto che per timidezza o poca preparazione non hanno mai avuto il coraggio di scrivere. Ma per chi non ha velleità di scrittura, l’obiettivo è di creare lettori più consapevoli, che si rendono conto di aver a che fare con una vera e propria arte strutturata e complessa».

Sono previsti ancora 4 incontri di Hemingway Letterary: si svolgeranno tutti i mercoledì di settembre e si concluderanno a fine mese.

«La rassegna di quest’anno è particolarmente ricca di autori – continua Zannotti – sia grazie alla collaborazione di Vittorio Graziosi, che mi ha aiutato nella scelta degli ospiti, sia grazie alla disponibilità degli invitati che si sono spostati anche da lontano per partecipare all’iniziativa».

Ci piace pensare che questi eventi siano l’occasione per distribuire semi di cultura che potranno fiorire e portare conoscenza.

Non dobbiamo aspettare sempre che si muovano le istituzioni per la promozione culturale, anche noi nel nostro piccolo possiamo fare molto.

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