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Cronaca

JESI Il Tdm: «Covid, all’ospedale cinque pazienti in condizioni critiche»

Pasquale Liguori, responsabile del Tribunale del Malato: «Sarebbero giovani non vaccinati, attualmente ricoverati al pronto soccorso», necessario essere pronti «per far fronte a una prossima probabile ondata»

JESI, 26 agosto 2021 – Il responsabile del Tribunale del Malato, Pasquale Liguori, non usa mezzi termini per esternare la sua preoccupazione in merito alla situazione Covid in essere all’ospedale “Carlo Urbani”.

«Ci risulta – scrive infatti in una nota – che attualmente nel nostro pronto soccorso vi sono 5 pazienti Covid non trasferibili, sembrerebbe giovani e non vaccinati, peraltro in condizioni piuttosto critiche. Grazie alla capacità organizzativa del responsabile del pronto soccorso al momento essi vengono tenuti isolati da tutto il resto della struttura. Ovviamente tutto ciò, quando i numeri cresceranno, non sarà più possibile».

Pasquale Liguori, responsabile Tribunale del Malato

Liguori precisa anche che «purtroppo come facilmente si poteva immaginare, il Covid è ritornato nei pronto soccorso della nostra regione (ieri i dati numerici riportavano 16 ricoveri in regione, due in meno rispetto al giorno precedente, e tra questi 5 a Jesi, 2 a Fabriano e 1 a Torrette, per quanto riguarda la nostra provincia, ndr) . Anche in quello di Jesi sono ormai da giorni che arrivano pazienti positivi che, sino a pochi giorni fa, sono stati dirottati a Torrette. Ovviamente col crescere del numero dei positivi tutto ciò non potrà più essere possibile».

«E allora noi facciamo appello al Presidente Francesco Acquaroli, affinché si prendano provvedimenti urgenti per cercare di non sporcare tutti gli ospedali della regione per consentire lo smaltimento delle liste di attesa sempre più lunghe per interventi, ma anche per continuare a garantire la diagnostica per la prevenzione oncologica. Molte patologie che prima del Covid potevano essere ritenute rimandabili oggi non lo sono più per tante problematiche che arrecano al paziente».

Pronto soccorso Ospedale Carlo Urbani

Per non trovarsi di fronte a una situazione emergenziale, come già accaduto «la nostra proposta, quindi, forse l’unica percorribile – sottolinea il respondabile del Tdm – è quella di individuare uno o due ospedali marchigiani dove concentrare i pazienti Covid lasciando gli altri puliti per le attività ordinarie. Oltre a ciò è necessario, visti gli spazi risicati del nostro pronto soccorso, predisporre tende pre triage per evitare possibili commistioni di pazienti presunti positivi».

«Chiediamo, inoltre, all’Asur, se per il Covid Hospital di Civitanova Marche è stata rinnovata la convenzione in essere col Comune, essa è assolutamente necessaria per far fronte a una prossima probabile ondata».

(Redazione)

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