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Cronaca

Jesi Imr, il conto del nuovo piano industriale è salato: 26 esuberi

Previsto l’impegno di soli 65 lavoratori: cresce la preoccupazione per l’ex Caterpillar e l’assessore regionale al lavoro Stefano Aguzzi si dice preoccupato dopo l’incontro con i vertici dell’Azienda




Jesi – Poco più di un mese fa si era registrata l’unione d’intenti della politica regionale per risolvere positivamente la vertenza Imr (ex Caterpillar), sollecitata dalle manifestazioni di operai e organizzazioni sindacali.

Nella giornata di ieri, 20 marzo, si è concretizzato il tavolo tecnico in cui vertici dell’azienda hanno presentato il piano industriale all’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi e alle rappresentanze del sindacato, ma ad emergere non sono raggi di sole, bensì nubi nere, nerissime, cariche di 26 esuberi rispetto al piano di rientro all’attività produttiva.

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Lavoratori che in linea ancora teorica sarebbero accompagnati al pensionamento o licenziati su base volontaria.

Preoccupazione diffusa e delusione fotografata dallo stesso assessore Stefano Aguzzi, che pure nei mesi ha cucito i rapporti con la dirigenza Imr, aprendo linee di credito rispetto alle buone intenzioni a più riprese esplicitate.

«Non posso dirmi soddisfatto per l’esito dell’incontro ha detto al termine –. Resta la preoccupazione per questi lavoratori. L’Azienda ha chiarito che si tratta di un piano industriale che mostra un quadro certo di quali saranno le commesse future per il gruppo e che resta sempre l’impegno ad allocare tutti i lavoratori ma l’attuale crisi dell’automotive che l’ha portata, come ci è stato riferito, a una perdita di 70 milioni di fatturato in tre anni, non consente di dare altre risposte».

«Da parte di questo assessorato – ha continuato Aguzzi – è stata avanzata all’Azienda la richiesta di fare ulteriori valutazioni per verificare la possibilità di accrescere i margini per il reimpiego dei lavoratori. Mi è stato chiesto dalle organizzazioni sindacali di interessare della vicenda anche il Ministero, presso il quale era stata portata avanti e poi era conclusa la vertenza. Mi assumerò questo impegno e nel frattempo ho invitato le due parti a proseguire con le trattative».

Imr aveva già annunciato la volontà di rivedere il piano industriale precedentemente ufficializzato, con la conseguente proroga della cassa integrazione sino a fine maggio prossimo. Un quadro completamente mutato rispetto al 2022, quando l’Azienda sembrava intenzionata a usufruire di tutte le 179 persone impegnate a tempo indeterminato nell’ex Caterplillar, con l’obiettivo di arrivare a 200 dipendenti (in 103 accettarono la proposta).  

A oggi, invece, i lavoratori necessari sarebbero solamente 65. Nella crisi industriale che colpisce tutto il nostro territorio, anche questo puzzle si prospetta particolarmente intricato.

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