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JESI “IN VIAGGIO CON LA STORIA DEL CALCIO”: INAUGURAZIONE E RICORDI

JESI, 16 giugno 2018 – La sesta tappa dell’iniziativa “In viaggio con la storia del Calcio” ha fatto ufficialmente tappa a Jesi; da ieri pomeriggio gli oltre 200 pezzi unici che costituiscono l’esposizione sono a disposizione del pubblico per essere ammirati, per diventare oggetto di ricordi da parte di moltissimi appassionati dello sport più conosciuto e praticato al mondo.

Gli ampi saloni di Palazzo Honorati – Carotti hanno aperto al pubblico dopo che l’On. Bruno Molea, Presidente nazionale dell’Associazione Italiana Cultura Sport (AICS) ha tagliato il nastro tricolore con accanto il consigliere regionale, Enzo Giancarli, il presidente regionale del CONI, Fabio Luna, l’organizzazione locale della mostra, Enrico Brazzini, ed il presidente del museo del calcio Luigi Cervelli.

Non hanno voluto perdersi un momento così importante il Capo delle segreteria del Presidente della Regione, Fabio Sturani e l’intraprendente Giorgio Sartini.

Cervelli ha accompagnato gli ospiti e parte dei visitatori ad una prima, veloce visita dei cimeli esposti nelle varie teche iniziando dalle magliette e dai palloni preparati per la prima partita internazionale di calcio, quella tra la Scozia e l’Inghilterra, mai disputatasi. Poi, via via, autorità ed ospiti si sono fermati di fronte le vetrine che contenevano magliette, scarpini e palloni utilizzati nelle edizioni dei campionati del mondo disputatisi fino allo scoppio della seconda guerra mondiale e poi a partire dal 1950. Come dicevamo in precedenza, la mostra non ospita soltanto cimeli delle squadre campioni del mondo, ma anche curiosità come le magliette indossate da Maradona Cruijff, Pelè, falcao, ma anche quelle vestite da tanti giovani calciatori che hanno militato in campionati italiani di categoria dilettantistiche.

Tra le maglie esposte ha suscitato curiosità e ammirazione quella indossata dal Commissario Tecnico della Nazionale di Calcio Italiana, Roberto Mancini, quando militava nella Sampdoria.

Mancini è stato sulla bocca di tutti, dal pubblico che credeva fosse arrivato a Jesi (qualcuno ha detto di averlo visto), ai responsabili locali e nazionali del calcio.

Roberto non c’era, ma nonostante ciò il suo spirito aleggiava nella sala dove un tempo si discutevano le cause legali.

Altro intervento da parte delle autorità non poteva non toccare l’amaro tasto dell’eliminazione dell’Italia dalla fase del campionato mondiale in corso in Russia; “è la prima volta che la nostra Italia non disputa un così importante campionato”, hanno detto tutti.

Poco prima del taglio del nastro, tra coloro che erano stati ammessi nei saloni c’era anche una rappresentanza delle ragazze del club di calcio femminile, tra le quali il portiere della Nazionale “Rosa” che milita in una squadra locale.

sedulio brazzini

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