Segui QdM Notizie
;

Cronaca

JESI INDIANA JONES E GLI ASCENSORI “NASCOSTI”

Via Mazzini, non c’è un cartello, un foglio, un pupazzetto, una freccia… che indichino l’entrata dell’impianto

Via Mazzini, non c’è un cartello, un foglio, un pupazzetto, una freccia… che indichino l’entrata dell’impianto

In via Castelfidardo la situazione non cambia: nessuna segnaletica per la galleria San Giovanni dalla quale si sale in via Mazzini

In via Castelfidardo la situazione non cambia: nessuna segnaletica per la galleria San Giovanni dalla quale si sale in via Mazzini

Galleria San Giovanni, dopo la pioggia di questi giorni le infiltrazioni avanzano sulle mura

Galleria San Giovanni, dopo la pioggia di questi giorni le infiltrazioni avanzano sulle mura

Piccole pozzanghere sulla pavimentazione, perciò si spera che non piova

Piccole pozzanghere sulla pavimentazione, perciò si spera che non piova

Scala mobile della pusterla di palazzo Battaglia, la situazione migliora, anche se l’indicazione è in basso, a ridosso dell’accesso

Scala mobile della pusterla di palazzo Battaglia, la situazione migliora, anche se l’indicazione è in basso, a ridosso dell’accesso

JESI, 11 ottobre 2015  – Questa è una città che con la segnaletica vive un rapporto strano. O ce n’è troppa: guardate che sfilza di divieti ci sono in giro… O bisogna trovarla col cosiddetto lumicino, quando c’è e, se c’è, in alcuni casi è a macchia di leopardo. Lo avevamo visto a proposito del monumento a Federico II: pochi cartelli, messi male e senza un… perché. E

Ecco il cartello che indica l'ascensore del parcheggio Zannoni

Ecco il cartello che indica l’ascensore del parcheggio Zannoni, appeso ad un palo

La "caffettiera", così è chiamato l'ascensore del parcheggio Zannoni

La “caffettiera”, così è chiamato l’ascensore del parcheggio Zannoni

dire che si tratta di un luogo non di secondo piano per una città che si vanta, a ragione, di avere vocazione turistica.

Già è difficile per l’indigeno, a volte, muoversi, figuriamoci per chi a Jesi non c’è mai stato o non ci torna da tempo. Un altro esempio di vocazione turistica? Gli impianti di risalita, sì proprio loro, i famosi impianti di risalita. Dice, ma che cosa c’è che non va bene? L’ultimo, quello di via Castelfidardo-piazza della Repubblica lo hanno inaugurato neanche tre settimane fa! Ma ci fate apposta a  trovare il pelo nell’uovo, voi…

Forse sì, ci facciamo apposta però, ad onor del vero, certe cose, certe situazioni, ti vengono quasi incontro, senza nemmeno cercarle.  Si diceva dell’impianto, fresco fresco (anche perché c’è umidità), che da via Castelfidardo, attraverso la galleria di san Giovannideposita in via Mazzini e da qui in piazza della Repubblica. Fateci caso, proprio nel salotto più bello della città, dove insiste il teatro Pergolesi, dove si affaccia il Comune con la bella balconata, dove ci sono gli altri palazzi a far da cornice, dove c’è anche  la cosiddetta chiesa della Morte, dove  l’alveo di corso Matteotti confluisce, non c’è un cartello uno che indichi dove stia l’imbocco dell’impianto. Che tra l’altro è nascosto alla vista nel vicolo del Teatro, a sua volta ammantato da un festone bianco. Ci vorrebbe Indiana Jones… o ci vorrebbe un amico che te lo indicasse. Oppure, come abbiamo fatto noi, occorre andare all’ufficio turismo, lì vicino, con la gentile addetta che ce lo ha indicato, l’imbocco.

«E i cartelli? La segnaletica?», le abbiamo chiesto, finti inconsapevoli.  «Bè, ma hanno inaugurato da poco, li metteranno…». Li metteranno. E faranno, diranno, proporranno… «Se vuole sento l’ufficio urbanistica» mi fa, ancora più gentile ma, «non importa», rispondo. Questa è una città fatta per gli jesini, il che già non sarebbe male, ma quella vocazione turistica?

Se poi si fa un salto in via Castelfidardo la situazione non cambia. Nessuna segnaletica per la galleria san Giovanni dalla quale si sale in via Mazzini e, da qui, si cambia per salire in piazza. Ma se uno, ad esempio, volesse salire dalla stessa via Mazzini? Niente, non c’è un cartello, un foglio, un pupazzetto, una freccia… che indichino l’entrata dell’impianto. Neanche all’ingresso dell’impianto stesso. La galleria, poi. Con la pioggia di questi giorni le infiltrazioni avanzano  sulle mura e sulla volta della stessa, tanto da formare piccole pozzanghere sulla pavimentazione. Un problema conosciuto ma che tale, per ora, rimane. Speriamo bene, visto che quel tunnel – vecchio rifugio antiaereo – è così charmant! E speriamo che non piova.

Alla scala mobile della pusterla di palazzo Battaglia «che agevola l’accesso nel cuore di Jesi», la situazione migliora, anche se bisogna andarci a sbattere, quasi, per vedere un’indicazione, in basso, a ridosso dell’accesso. Mentre in alto, sono tre: su via Pergolesi, via Conti e all’uscita. Tutte lì. Ma se si è qualche metro più in là…

Poi la caffettiera, l’ascensore del parcheggio Zannoni, che domina il sottostante parco del Vallato. Due cartelli, che si fronteggiano, in via Giorgini, piccola traversa del corso, e l’altro sotto, all’entrata, venendo dal parco. E al parcheggio? Uno, appeso ad un palo della luce. Nel park gemello delle disastrate Conce, dall’altra parte, di fronte al supermercato, niente. E dire che adesso c’è anche il nuovo impianto di risalita, da quelle parti. Quando troppo, si fa per dire, quando nulla.

Ammonta ad oltre 19 milioni di euro – ci dice una nota – il piano delle opere pubbliche per il 2016, approvato nell’ultima seduta di Giunta. Per favore, qualche spicciolo per indicare meglio e di più dove sono gli ascensori (o la scala mobile) per il centro. Proprio per valorizzare quanto di buono si è, comunque, fatto.

Anche con foglio e pennarello colorato: «Impianto di risalita – di qua…».

 

(Pino Nardella)

News