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Cronaca

JESI Iniziativa al Commissariato di Polizia nel ricordo di Carlo Urbani

Dedicata a quanti si dedicano al bene comune, la poetessa Maria Teresa Chechile ha declamato la sua poesia “Mi ero persa”, composta all’inizio della pandemia

JESI, 30 marzo 2022 – Nel giorno in cui le Marche hanno ricordato il dottor Carlo Urbani, il Commissariato di Polizia di Jesi ha accolto una iniziativa dedicata a quanti si dedicano al bene comune.

Nella mattina del 29 marzo, a diciannove anni di distanza della morte del dottor Carlo Urbani, la poetessa Maria Teresa Chechile ha voluto donare agli uomini e alle donne dalla Polizia di Stato la sua composizione “Mi ero persa”, per ringraziarli del lavoro svolto per la comunità durante la pandemia.

Nel corso dell’iniziativa è stata ricordata l’intuizione del marchigiano dott. Carlo Urbani che, isolando il virus della Sars, lanciò l’allarme per prevenire la diffusione della pandemia. La storia del medico e del ricercatore è stata ripercorsa attraverso la testimonianza di chi lo ha conosciuto: il dott. Francesco Bravi, presidente del Comitato di Jesi della Croce Rossa Italiana e l’infermiera Marcella Coppa, coordinatrice infermieristica delle residenze protette e degli hub vaccinali della Vallesina.

Un momento di riflessione e di condivisione profonda tra chi si dedica al bene comune per rafforzare le ragioni di un impegno e di un servizio, ciascuno nei propri ruoli e ambiti, uniti dal desiderio di essere parte attiva della comunità.

Hanno preso parte alla cerimonia il maggiore Simone Vergari, Comandante della Compagnia dei Carabinieri, il capitano Gianmarco Di Deodato, Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza, il capitano Filippo Peroni, vice comandante della Polizia Locale e il coordinatore infermieristico del Polo endoscopico di Jesi, Simone Pierandrei, che ha portato il saluto del primario dott. Paolo Spinaci.

Il dirigente del commissariato di Jesi, Mario Sica, e Maria Teresa Chechile

«La pandemia ha prodotto immani sofferenze e le più recondite paure si sono accavallate tra loro, facendoci vedere e percepire, nonché toccare con mano tutta la sua drammaticità – ha detto la poetessa prima di declamare la sua poesia -. Questa giornata è la chiara espressione dell’aver saputo tessere, in piena emergenza sanitaria, una reciproca collaborazione tra territorio e tutela della salute. Il 29 marzo è la giornata istituita dalla Regione Marche in memoria di Carlo Urbani, “il medico marchigiano senza frontiere” che per primo scoprì e isolò la Sars, a costo della sua stessa vita. La giornata di oggi, dunque, non a caso e non per caso si arricchisce anche di poesia, di quella poesia che è estensione dell’anima, in un tripudio di sentimenti, di aspetti umani e sociali che hanno toccato e toccano, ancora tutt’oggi, le corde della sensibilità di ognuno di noi».

La poesia “Mi ero persa” è stata composta all’inizio della pandemia, a marzo 2020, è un canto di speranza, di resilienza e di riscatto.

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