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JESI La “Speranza” di Rodari illustrata da Francesca Ballarini

La jesina ha curato le immagini di una poesia all’interno della collana creata appositamente per celebrare i 100 anni di un autore immenso

JESI, 1 aprile 2021 – Il tratto inconfondibile, la scelta dei colori, la vivacità: sono della jesina Francesca Ballarini le illustrazioni di “Speranza, Emme Edizioni, poesia all’interno della collana “100 Gianni Rodari” dedicata all’immenso Gianni Rodari, il cui centenario è caduto lo scorso anno.

«Sono stata contattata da Einaudi Ragazzi nel giugno 2020, con la proposta di illustrare una delle filastrocche più famose di Gianni Rodari, Speranza, una collana creata per celebrare i 100 anni di questo autore, che tutt’ora ci insegna la fantasia e la libertà, di pensiero e di creazione – spiega l’illustratrice jesina -. Il 23 marzo 2020 “Speranza” venne letta al termine di una seduta della Commissione Europea, perché ritenuta il miglior messaggio possibile da trasmettere alla popolazione impaurita e disorientata per l’esplosione della pandemia».

È una filastrocca di 12 versi «e il libro monografico sulla poesia è un albo illustrato che traduce in immagine le parole di Rodari, secondo la mia interpretazione. È un libro “materico, di cui vedi lo spessore del colore, lo senti con mano, ne vedi le circonvoluzioni, perché è il colore stesso la Speranza del libro: il colore che — quando speriamo, e facciamo della speranza il nostro faro — diamo al nostro pensiero verso il futuro. Un’attesa fiduciosa, è un sogno a occhi aperti. “Speranza” è una storia di speranza. È la gioia prima della gioia. La speranza non è un sentimento razionale, ma è quell’immaginazione che porta a muoverti, che permette di trovare strategie, modi coraggiosi, luminosi, per riuscire a vedere il futuro come lo desideri. È una specie di “pensiero laterale».

Cosa farebbe un poeta se avesse una botteguccia? Venderebbe la speranza: il messaggio di Rodari è oggi più attuale che mai.

«Ti espande, ti fa grande e colorato, forte di uno sguardo semplice ma potente verso il mondo, è una spinta lungo le salita, un faro dove non si vede – prosegue Francesca Ballarini -. La speranza di Gianni Rodari è generosa. Speranza è Rodari, per me, nel pieno della sua essenza. È un’insegna accesa, una bandiera che si staglia nel cielo, che ti ricorda del potere dell’immaginazione che si espande sugli altri, e che crea mondi. E per me sperare assomiglia al disegnare, dove puoi immaginare una realtà possibile, felice e più reale di quanto non appaia».

ballarini francesca
Francesca Ballarini

Un’esplosione di colori e immagini che accompagnano i versi del capolavoro di Rodari

«Così fa il ragazzino dai capelli rossi, il “protagonista” del libro, nostro portavoce, mentre sogna a occhi aperti un mondo in cui la speranza sia un qualcosa di cui essere sorgente, vendere, o piuttosto regalare, speranza agli avventori, da una collina alta e fiorita. Immagina un mondo dove si possa sempre cominciare a sperare. Tra scatole e tazzine vasi borse e cestini, barattoli che sono sempre pieni per gli avventori di quella botteguccia bianca e rossa, contenitori di speranza, che non si esauriscono mai, perché è lo sguardo stesso che li riempie. Gianni Rodari riempie lo sguardo e l’immaginazione, allo stesso modo: è una fonte pura di futuro. È una bandiera gigante, enorme, è la nostra insegna colorata, sempre accesa».

Eleonora Dottori

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