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Cronaca

Jesi “Letto a letto”: libri per i pazienti nei reparti dell’ospedale

E’ l’iniziativa di Soroptimist, la presidente Catia Mastantuono: «Forma cordiale e immediata di sostengo a chi si trova in situazioni difficili»

Jesi, 6 maggio 2022 “Letto a letto” è il titolo della nuova iniziativa firmata Soroptimist International Club Jesi rivolta ai pazienti dell’ospedale “Carlo Urbani”, e che prenderà il via domani, sabato 7 maggio.

Grazie a una collaborazione con la direzione sanitaria del nosocomio cittadino e in accordo con la direzione dei reparti di Cardiologia, Urologia e Chirurgia, sarà allestito un punto di prelievo di libri a disposizione dei pazienti ricoverati. La libroterapia può rappresentare una valida forma di terapia, prevalentemente utilizzata in ambito psicoterapeutico, per quanti soffrono di ansia e depressione e attraversano fasi difficili nell’affrontare la malattia.

Numerosi studi sostengono, infatti, che la lettura può essere di grande supporto e addirittura accelerare la guarigione, tanto che entra sempre più spesso nei reparti di ospedale e anche in rianimazione.

I testi, opportunamente catalogati, sono stati ammessi al progetto dopo essere stati rigorosamente sanificati e avvolti in pellicole trasparenti sottovuoto. I libri, ricevuti in donazione, verranno messi a disposizione del paziente che potrà leggerli nel corso della
degenza
senza doverli restituire, anche per ragioni di ordine sanitario, connesse alle misure di contrasto alla pandemia. Presente all’inaugurazione del progetto, che si terrà, a partire dalle re 10.30 presso la sala riunioni dell’ospedale “Carlo Urbani”, oltre alle socie e alla presidente del Soroptimist International Club Jesi, Catia Mastantuono, saranno presenti l’assessore del Comune, Marialuisa Quaglieri, che coordina in ambito sociale e sanitario le relazioni con la Regione Marche e con l’Azienda sanitaria regionale, i dirigenti medici e le caposala dei reparti coinvolti.

«Siamo molto orgogliose di questa iniziativa – ha dichiarato Catia Mastantuono – perché si pone quale una forma cordiale e immediata di sostengo a chi si trova in situazioni difficili, non solo a causa del ricovero, ma anche per le limitazioni nella frequentazione dei propri cari, per via della pandemia. Un libro può essere davvero un buon amico, e gli effetti positivi a livello terapeutico danno ancor più senso a quello che non è dunque solo un modo di dire».

L’iniziativa proseguirà e quanti vorranno contribuire tramite donazioni di nuovi libri potranno contattare il Soroptimist International Club Jesi inviando una mail all’indirizzo [email protected]

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