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Cronaca

JESI Liomatic, soddisfatto Aguzzi ma i sindacati: «Non c’è prospettiva»

Il 1 marzo chiude lo stabilimento jesino e si avviano i trasferimenti: «Nessuna retromarcia», conferma l’azienda

JESI, 3 febbraio 2022 – Ha espresso soddisfazione l’assessore al Lavoro, Stefano Aguzzi al termine dell’incontro che si è svolto ieri tra la società Liomatic – per quello che riguarda la sede di Jesi – e le parti sindacali.

Tavolo «richiesto dalle parti sindacali – ha detto Aguzzi – preoccupate per la rivisitazione organizzativa che l’azienda sta portando avanti e le ricadute sul piano occupazionale».

L’assessore ha aggiunto: «Non c’è da parte dell’azienda la volontà di chiudere le proprie attività nelle Marche, si tratta di una riorganizzazione, quindi sarà chiusa una sede a Jesi ma saranno consolidate le sedi di Macerata e di Pesaro coinvolgendo anche i lavoratori oggi presenti a Jesi. Per una parte dei lavoratori non cambierà quasi nulla di fatto perché operano sul territorio al servizio di vari utenti. Invece, per la parte impiegatizia che opera all’interno della sede saranno messi in campo dei trasferimenti in sedi diverse da quella jesina, Macerata, Pesaro e alcuni addirittura a Perugia e Arezzo. Si tratta ovviamente di disagi, ma non di licenziamenti, né delocalizzazioni, né chiusure d’impresa».

«C’è un problema di prospettiva – spiega Carlo Cotichelli, Filcams Cgil Ancona -. Lo stabilimento chiude il 1 marzo e non c’è stata retromarcia da parte della proprietà. I 27 caricatori si rifoniranno altrove nel territorio visto che Jesi chiude ma poiché gli appalti hanno come caratteristica la vicinanza di magazzini nel territorio, siamo sicuri che le scuole, le grandi aziende, continueranno a servirsi dalla Liomatic? Qual è, allora, la prospettiva per questi lavoratori?».

C’è da capire adesso in concreto anche i trasferimenti dei 16 impiegati «che si tratti di smart working o di un sistema di accompagnamento. Poi c’è la questione dei padroncini con partita Iva. L’impressione è che si faccia finta di non vedere il problema. Le dichiarazioni del sindaco di Jesi e della Regione non rassicurano: si parla di trasferimenti, non di licenziamenti ma che prospettiva c’è?».

Recentemente la Liomatic, 150 dipendenti nelle Marche, ha chiuso una rivendita ad Ancona, dove lavoravano cinque persone.

«Ad ottobre c’è stata una business combination per l’azienda per “rafforzare il capitale umano” e oggi chiudono lo stabilimento jesino, l’impressione è che la contrazione sia già iniziata».

Prossimo step è l’incontro bilaterale, sindacati e azienda, per domani 4 febbraio.

(e.d.)

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