JESI L’ISTITUTO “GALILEI” E I 30 ANNI DEL PROGETTO ERASMUS, IN CITTÀ STUDENTI DI DIVERSI PAESI EUROPEI: VALORE DEGLI SCAMBI CULTURALI

JESI, 10 maggio 2017 – Provengono da Germania, Olanda, Spagna e Svezia i 37 studenti e gli 8 insegnanti arrivati a Jesi, ospiti dei loro “colleghi” dell’Istituto di Istruzione Superiore Galilei di Jesi. Il gruppo, giunto in città domenica scorsa,  rimarrà nella patria di Federico II e Pergolesi fino a sabato prossimo, 13 maggio. In questa settimana ragazzi ed insegnanti si integreranno con gli studenti locali nell’ambito delle celebrazioni per i 30 anni del progetto Erasmus che tanto interesse ha suscitato negli ambienti educativi e scolastici.

Per l’Istituto Galilei quella che si sta vivendo in questi giorni non è certo una novità; “da quando la nostra scuola è entrata a far parte di questo progetto, nell’anno scolastico 2000/01, sono stati circa 1.500 gli studenti portati all’estero”, studenti, aggiungiamo noi, che spesso hanno trovato il loro futuro proprio lontano dalla loro terra. Senza dubbio, come detto dalla coordinatrice del progetto Erasmus al Galilei, Professoressa Cristina Pavisic, queste esperienze rendono i giovani consapevoli del valore dell’Europa. All’incontro nell’aula magna del Galilei, oltre a studenti ed insegnanti impegnati nel progetto, anche l’assessore uscente alla cultura del comune di Jesi, Luca Butini, che ha salutato in lingua inglese, e non solo, i presenti, manifestando il piacere della città nell’assistere a questo progetto.

Il progetto Erasmus, è bene saperlo, non si limita ad uno scambio tra studenti, ospiti di famiglie jesine, ma incentiva una azione comune che, nella fattispecie, consiste nella messa a punto di un software per telefonino che consente sia di conoscere luoghi e tesori di tante città europee, così come di “giocare” ad una sorta di giro d’Europa. Le esperienze maturate dagli studenti dell’I.I.S. Galilei negli anni passati hanno riguardato una ricerca sulle fibre tessili e, in precedenza, sulla rete internet. Prima delle foto di gruppo sono stati chiamati 4 studenti del Galilei che, molto brevemente, hanno raccontato la loro esperienza nelle vesti di “tutor” dei loro colleghi stranieri, in ciò guidati dalla professoressa Daniela Fiorentini.

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