Cronaca
Jesi Orlando: «La vittoria del centrosinistra sarà una vittoria per tutte le Marche» (video)
8 Giugno 2022
Il ministro del lavoro e delle politiche sociali in città a sostegno della candidatura di Lorenzo Fiordelmondo
Jesi, 8 giugno 2022 – «Perché votare il Pd in queste Comunali? Perché è la forza che in questo momento si è assunta la responsabilità di tirare fuori il Paese da una situazione molto difficile, perché credo che sia il partito che si è intestato il tema della lotta alle diseguaglianze sociali e della difesa del lavoro».
Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, oggi a in città per partecipare all’iniziativa a sostegno della candidatura a Sindaco di Lorenzo Fiordelmondo, che si è tenuta al Palazzo dei Convegni, in Corso Matteotti.
«Un’affermazione del centrosinistra a Jesi è una vittoria che sarà una spinta decisiva per tutte le Marche. Il vero nemico è l’astensionismo, la partecipazione è fondamentale in un’epoca di grandi sfide come quella che stiamo vivendo. Al lavoro, dunque!».
«Io non ho mai fatto una chiusura sul cuneo fiscale – ha quindi affermato – ma ridurlo non basta. In questi 30 anni il cuneo fiscale, seppure di poco, è diminuito ma i salari non sono cresciuti».
«Quindi, sono cose che vanno fatte contemporaneamente – ha spiegato -, rivedere le modalità della contrattazione, stabilire degli strumenti contro il lavoro povero e ridurre il cuneo fiscale sono cose che devono procedere insieme. Se si continua a dire prima questo e poi quell’altro, questo sì quell’altro no, vuol dire che non si vuole fare niente».
«Credo i tempi debbano essere quelli più stretti possibile, non tanto per questo o quel modo di introdurre un salario minimo quanto per affrontare il tema del lavoro povero».
«La Direttiva Europea ci lascia molti margini e molte strade diverse – ha proseguito – percorriamo quella che ha una maggioranza parlamentare, una condivisione tra le forze sociali. L’unica cosa che non si può fare è rimanere fermi, significa far crescere contratti pirata e far sprofondare ancora di più lavoratori, attualmente già in una condizione di povertà sotto i colpi dell’inflazione. Questo mi pare Il punto fondamentale, poi se si vuole un punto di equilibrio, una strada si trova, tenendo conto anche della tradizione delle relazioni industriali del nostro Paese, del ruolo della contrattazione».
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