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JESI Palazzetto della scherma a Tabano, Giampaoletti chiede spiegazioni

Dopo il “naufragio” del progetto con l’Eridania Sadam presentato nel 2016

JESI, 20 gennaio 2020 – Si profila l’ipotesi di Tabano per il palazzetto della scherma. Il consigliere Marco Giampaoletti il prossimo 23 gennaio, in Consiglio comunale, chiederà se «sia vero  il progetto per realizzare il palazzetto della scherma nella zona Tabano e con i relativi finanziamenti».

«Il 17 maggio 2016 è stato sottoscritto un protocollo nelle sale del teatro, dal sindaco Massimo Bacci, dl presidente Alberto Proietti Mosca, con il presidente Corrado Mariotti per la Banca Popolare di Ancona e l’Eridania Sadam, con il presidente Massimo Maccaferri e, presente anche se non firmataria del relativo protocollo, l’università Politecnica
delle Marche – si legge nell’interrogazione del cosnigliere leghista -. Nel protocollo venivano contemplati anche la redazione di un piano di management sportivo in collaborazione tra Eridania e Club Scherma e l’elaborazione di uno studio per la valorizzazione del brand territoriale della scherma, affidato alle competenze dell’università».

Un grande contenitore, dunque, dove la scherma sarebbe stata un volano per la formazione, i materiali, il turismo, i campus. Mentre il vecchio palazzetto di via Solazzi avrebbe avuto la funzione di memoria storica e di supporto alle esigenze del liceo sportivo che sta proprio lì, a due passi: «Visto che il 17 dicembre scorso nella IV Commissione Provinciale dedicata alla situazione dell’edilizia scolastica provinciale si è appreso che la Provincia in seguito alla richiesta del Liceo Scientifico di Jesi di ampliare la palestra esistente, valuti la possibilità di utilizzare il Palazzetto delle Scherma, anziché progettare una nuova costruzione nella zona dove è già presente la pista di atletica e campo basket, poiché ci sarebbe un progetto di costruire un nuovo palazzetto della scherma nei pressi di via Tabano vicino al palazzetto dello sport con possibili finanziamenti».

Marco Giampaoletti

Una vicenda che recenetemente ha visto altri sviluppi: «Il 2 gennaio scorso il sindaco Bacci annuncia il blocco del progetto presentato nel 2016 perché l’Eridania Sadam è in concordato preventivo, perciò questo progetto è naufragato».

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