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Jesi San Savino, il presepe dei Mastri Presepai

Sandro Camilletti è il presidente dell’associazione, scene di vita storica e popolare riprese da un’ottica particolare che crea magia

di Cristina Amici degli Elci

Jesi, 24 dicembre 2022 – È una sfida tra le più belle quella intrapresa dallo scorso anno dalla Confraternita jesina dei mastri presepai, che ha sede in Piazzale San Savino, nel locale adiacente la chiesa, che presenta al pubblico due presepi, uno storico l’altro popolare. 

Sandro Camilletti presidente dell’associazione racconta: «Abbiamo fatto un presepe con tutto materiale riciclato dai precedenti presepi, non abbiamo buttato nulla ma semmai realizzato qualcosa di nuovo come la statua del compianto vescovo di Jesi, monsignor Oscar Serfilippi, un fratello, e una di un nostro collega deceduto, Manlio Montesi. Il presepe tradizionale narra una storia che abbiamo ripreso dal Vangelo di Matteo con l’annuncio dell’angelo a Giuseppe, di Maria in dolce attesa, fino alla strage degli innocenti ordinata da Erode re di Giudea, ma senza una goccia di sangue». 

Sandro Camilletti presidente Confraternita jesina dei mastri presepai

Un presepe enorme e da visitare, a San Savino, con scene di vita popolare riprese da un’ottica particolare che crea magia, in standby dallo scorso anno quando,  per via dell’emergenza  Covid furono pochissimi i visitatori. 

Rappresentata la scena dell’incontro tra Federico II e San Francesco.

«Abbiamo fatto rivivere l’incontro tra Federico II e San Francesco a Bari nel 1220 con oltre 200 statue in 100 metri quadrati. Il titolo del presepe è Marànatà che significa “il Signore nostro è  venuto” e 6 sono i settori, il ricordo del presepio di Greccio, l’incontro tra San Francesco e l’imperatore Federico II, le scene che raccontano la vera storia della nascita di Gesù secondo l’evangelista Matteo, il terzo, il Natale antico jesino e i suoi scorci locali, il quarto l’apoteosi della natività in una scenografia rurale, con fiori sul prato, il quinto con la presenza di una grande quantità di animali e di carri e l’ultimo con le molte ambientazioni domestiche e lavorative».

L’ingresso è gratuito da oggi 24 dicembre all’8  gennaio: nei giorni feriali dalle 17 alle 20 e i festivi dalle 15.30 alle 20.

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