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Jesi Sanità, liste di attesa: per il Tdm abbattimento ennesimo proclama

Il responsabile del Tribunale del Malato, Pasquale Liguori: «Disponibili a dare il nostro contributo per proporre soluzioni all’annoso problema»

Jesi, 6 maggio 2022 – La notizia apparsa sulla stampa che la Giunta regionale Marche ha predisposto il Piano operativo per il recupero delle liste di attesa con uno stanziamento di 13 milioni è sicuramente musica per le nostre orecchie, in un momento in cui i cittadini stanno pagando i gravi ritardi sull’erogazione delle prestazioni accumulati durante questi due anni di pandemia.

Siamo però un po’ meno entusiasti quando leggiamo che le soluzioni che si intendono adottare sono la estensione delle fasce orarie delle prestazioni e l’introduzione in ogni azienda di un referente per il monitoraggio giornaliero delle liste.

Ci chiediamo anzitutto con quale personale la Regione intende far fronte alla estensione delle fasce orarie, supponiamo chiedendo l’ennesimo sforzo a quelli già in servizio. Diciamo ciò in quanto Asur non assume personale, come abbiamo avuto modo di vedere in questi mesi.

Non vorremmo che ci trovassimo di fronte ancora una volta all’ennesimo proclama sull’abbattimento delle liste di attesa come quello che abbiamo già vissuto con la precedente Giunta Ceriscioli, quando ci svegliammo una mattina e di incanto ci fu annunciato nientemeno che l’azzeramento delle liste di attesa.

Peccato, però, che così non fu, si creò quel meccanismo perverso del Cup regionale per cui i tempi massimi di attesa vennero fissati, ma per rispettarli si costringe il cittadino ad andare lontano dalla propria residenza con tutti i disagi conseguenti, in particolare per le categorie più fragili della popolazione.

Si annunciò all’epoca la massima trasparenza nella pubblicizzazione delle liste di attesa, si creò un team di garanzia con referenti sulla materia con il compito di attivarsi, attraverso una lista di garanzia, per ricercare la disponibilità della prestazione qualora questa non fosse disponibile nei tempi della prescrizione.

Peccato, però, che a nessun cittadino mai è stata data la possibilità di conoscere la sua posizione in una lista di attesa per un intervento e la lista di garanzia il più delle volte non viene attivata.

E allora permetteteci di dubitare sulla reale volontà della politica di abbattere le liste di attesa, fatto è che, il più delle volte, il cittadino per avere una prestazione in tempi celeri deve mettere mano alla tasca e pagarsela.

Noi, comunque, sulla base della nostra pluriennale esperienza nel settore, ci rendiamo disponibili a dare il nostro contributo a proporre soluzioni all’annoso problema delle liste di attesa, la prima delle quali senz’altro sarebbe l’abolizione del Cup regionale, un fallimento assoluto per la gestione delle prenotazioni.

Pasquale Liguori

Responsabile del Tribunale del Malato di Jesi

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