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JESI STAGIONE LIRICA: APPLAUSI PER “ADELSON E SALVINI” E ALLA REPLICA CI SARANNO SINDACO E GOVERNATORE
13 Novembre 2016
JESI, 13 novembre 2016 – Un successo. La prima di “Adelson e Salvini“, che ha inaugurato venerdì 11 scorso la 49ma Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi – nell’ambito della stagione lirica unica “Opera Ancona Jesi – ha riscosso applausi a scena aperta dal pubblico.
Un pubblico caloroso, composto da belliniani provenienti da tutta Italia e non solo. E il tributo finale ad artisti e protagonisti è stato il suggello che, in fondo, ci si aspettava. Visti l’impegno e la passione messi nell’allestimento dell’opera.
E oggi, domenica 13 novembre, alle ore 16.00, la replica, dove è annunciata anche la presenza del sindaco di Jesi, Massimo Bacci, e del governatore delle Marche, Luca Ceriscioli.
Il nuovo allestimento di “Adelson e Salvini”, di Vincenzo Bellini, opera di raro ascolto, è proposta dalla Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con il Teatro Massimo “V. Bellini” di Catania. Lo spagnolo José Miguel Perez Sierra, dirige a Jesi il titolo belliniano dopo aver diretto Donizetti a fine ottobre a Bilbao. La regia è di Roberto Recchia, che inaugurò il Pergolesi Spontini Festival 2005 con un indimenticabile Petit train de plaisir nel deposito delle locomotive di Falconara. Le scene sono di Benito Leonori, le luci di Alessandro Carletti; firma i costumi Catherine Buyse Dian, costumista impegnata in numerose produzioni internazionali tra cui la collaborazione con “The Young Pope” di Paolo Sorrentino.
Nella compagnia di canto, protagonisti sono Rodion Pogossov nel ruolo di Lord Adelson e Merto Sungu in quello di Salvini; l’orfana Nelly è Cecilia Molinari, giovanissima scoperta rossiniana al suo primo Bellini. Fanny è Sara Rocchi, Madama Rivers è Giovanna Lanza, Baurzhan Anderzhanov è Struley, Bonifacio è Clemente Antonio Daliotti e Geronio è Enrico Marchesini. L’Orchestra è la Sinfonica “G. Rossini”, il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” è diretto da Carlo Morganti.
Il dramma per musica in tre atti, adattato da un libretto di Andrea Leone Tottola, è proposto nella versione originale, quella effettivamente eseguita a Napoli nel Carnevale 1825 e scritta dal giovanissimo compositore al termine dei suoi studi di conservatorio, con i dialoghi parlati ed il ruolo del basso buffo cantato in napoletano. L’edizione critica proposta, a cura di Casa Ricordi, rappresenta nella maniera più completa possibile lo stato attuale delle conoscenze intorno ad “Adelson e Salvini”.
La vicenda è ambientata nel XVII secolo in un castello irlandese; al centro della trama, due amici (il nobile Adelson e l’artista Salvini) e l’amore per la stessa donna, l’orfana Nelly, tra colpi di scena, sotterfugi e rapimenti.
(p.n.)
INFO
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