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Cronaca

JESI STUDENTI DELLA ‘LORENZINI’ ANALIZZANO E RECITANO GIUSEPPE VERDI

JESI, 25 gennaio 2018 – All’Istituto scolastico “Lorenzini” è in pieno svolgimento il progetto “Le strade si raccontano” che vede in primo piano l’insegnante di educazione musicale, Prof. Paola Parrucci, e le sue e suoi colleghi insegnanti nell’ultimo anno di quelle che un tempo erano le scuole medie.

Quattro classi impegnate in uno studio, a volte fantastico, ma con personaggi reali, incentrato sulla vita di quelli che molti considerano il più grande musicista italiano, Giuseppe Verdi.

Per conoscerlo meglio, come ha detto la giovanissima studentessa Bocchini, per capirne il suo stile, le sue relazioni in vita ed i suoi atteggiamenti gli studenti lo hanno analizzato da diverse inquadrature. Ecco allora il Verdi romantico, il compagnone, il timido, ecc.

Questa mattina, nella sala riunioni della scuola (attualmente ospitata nell’ex seminario vescovile), alcuni studenti che nelle settimane precedenti avevano imparato la loro parte, si sono esibiti davanti ai loro compagni della propria classe e di altre sezioni sotto la direzione della Prof. Parrucci. Non è stata una prova facile, vuoi per il fatto che gli attori per ora sono solo aspiranti, vale a dire che ancora non sono dotati di alcune caratteristiche base per presentarsi al pubblico; recitazione a voce troppo bassa, dizione troppo veloce, scarso senso della presenza del pubblico. Tutti questi iniziali difetti sono stati sottolineati dalla professoressa che, seppure in maniera non ancora perfetta, è riuscita a far esprimere gli attori nel modo migliore.

Ma veniamo alla recita che ha visto Antonio nei panni del compositore di Roncole ed i suoi compagni di classe dividersi nei compiti di attore coprotagonista, comparse, addetti alla scenografia.

Fin dall’inizio l’invito della “Prof. Regista” ha invitato tutti ad alzare la voce per farsi sentire dal pubblico, ha più volte suggerito agli attori di guardare verso il pubblico, di non voltare ad esso le spalle.

Il tutto, purtroppo, mentre quelli che costituivano il pubblico non si sono azzittiti un momento. E questo nonostante gli inviti del personale scolastico presente.

Alla fine, però, la recita è arrivata alla fine.

Il tutto era partito da un Verdi ragazzo al quale il babbo suggeriva di intraprendere la strada della musica, poi i primi passi nel mondo della musica, le prime avventure amorose e coniugali, il successo e, immancabile, la fine della vita terrena con l’omaggio di una moltitudine di persone.

Una buona trama che certamente, dopo un buon numero di prove, troverà consensi anche tra quanti hanno a cuore la grande musica dell’immortale Giuseppe Verdi.

Sedulio Brazzini

 

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