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JESI Teatri al 100% della capienza, invito a guardare con fiducia al futuro

Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini: «Non ce lo aspettavamo ma ora attendiamo i decreti attuativi»

JESI, 8 ottobre 2021– In sostanza, l’ultimo decreto del Consiglio dei Ministri recita che i Teatri potranno riaprire al 100 per 100.

Nessuno se lo aspettava, siamo sinceri, magari si era fatto un pensiero che non sfiorava, però, nemmeno il 75% della capienza. Meglio così.

Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini, è sincera.

«Subito così e tanto ravvicinato non ci pensavamo proprio. Avevamo in mente un percorso più graduale. Comunque, questo significa che siamo invitati a guardare con fiducia al futuro. Partendo dai dati che ci inducono ad avere la possibilità di riprendere gradualmente un’attività nella ordinarietà, nella normalità. Ovviamente ci siamo organizzati e abbiamo programmato la Stagione lirica, che inizierà a breve, con un criterio diverso, coi vincoli e le attenzioni posti dai precedenti decreti. E’ chiaro che bisognerà esaminare a lungo e con attenzione i decreti attuativi che si riferiscono alla gestione del palcoscenico e delle maestranze. Ad oggi si parla solo di capienza degli spettatori in sala, non c’è ancora indicazione sulla distanza da tenere in palcoscenico, tra un orchestrale e l’altro, per esempio».

«Credo sia giusto mantenere un atteggiamento di prudenza, però non dobbiamo minimamente pensare che prima o poi si potrebbe ritornare indietro, come accaduto lo scorso anno. Oggi siamo sul chi va là, attendiamo il completamento della comunicazione. Le opere e i concerti preventivati quelli restano, forse potremo valutare, non sappiamo ancora, la presenza degli organici orchestrali con la possibilità di maggiori elementi, ci stiamo ponendo una domanda in merito. Aspettiamo i decreti attuativi, come dicevo».

Guardando più avanti, da gennaio in poi, per esempio, potrete essere maggiormente competitivi nell’offrire al pubblico cartelloni più in linea con la tradizione del Pergolesi

«Appena avremo le conferme che aspettiamo, apriremo agli spettatori il teatro al completo. Chiaramente dovremo riuscire a maturare queste normative e il pubblico deve ritornare in Teatro sapendo che è un luogo sicuro anche al massimo della capienza. I titoli della lirica che abbiamo non si possono cambiare, ma li arricchiremo con un paio di eventi (prevediamo un bel titolo di prosa a novembre e un balletto a dicembre) e sono convinta che in questi casi la capienza totale concessa al Pergolesi sarà tutta sfruttata e sfruttabile. La ​programmazione del 2022 potrà vedere anche dei titoli diciamo così “più di tradizione” e con orchestre e masse all’altezza. Ma voglio aggiungere che questa informazione dell’aumento della capienza è importante soprattutto per le piccole realtà, che non hanno sovvenzioni ministeriali, come le compagnie amatoriali, o il Teatro ragazzi, le piccole realtà, chiamiamole così, che soffrivano di più. La stagione di prosa avrà ovviamente un taglio ancor più consono alla realtà attuale».

Un sospiro di sollievo per tutto il Teatro, in attesa anche di conoscere il cartellone della Prosa.

Giovanni Filosa

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