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JESI UN TÈ PER LORENZO LOTTO E UN “PROFUMUM” PER FEDERICO II

Da “Cose di Tè” troviamo Lotus con biglietto per i Comuni lotteschi, da “Lulù” la linea cosmetica Stupor Mundi

JESI, 21 dicembre 2019 – Si sa, il nome di Federico II al quale la nostra città ha dato i natali è costantemente sulla bocca degli jesini. Che si parli del discusso museo multimediale nell’omonima piazza fornita di statua, di un hotel, di un Verdicchio o di un Istituto Comprensivo, ormai con l’Imperatore abbiamo confidenza.

Mancava, però, l’idea che la profumeria Lulù ha concepito recentemente. La linea di cosmetici Federico II Profumum – Stupor Mundi nasce dall’intuito del titolare Donatello Raffaeli per omaggiare la città attraverso uno dei suoi simboli più rappresentativi.

Tante sono le essenze concentrate, tra cura della persona, prodotti per biancheria e diffusori per l’ambiente. Il laboratorio olfattivo che le ha realizzate è rigorosamente artigianale e italiano. Le confezioni sono state concepite per avere un aspetto antico.

«Volevamo dare la possibilità ai turisti – ha spiegato il titolare della profumeria – di portarsi a casa un pezzo di città attraverso qualcosa di differente rispetto ai soliti prodotti alimentari. Ci piacerebbe proporre le nostre mini confezioni a hotel e b&b locali».

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Le praline dell'azienda Picchio dedicate a Leopardi

Proseguendo lungo Corso Matteotti fino a piazza dell’Indipendenza, ci si imbatte in Cose di tè, a cui si accede dal vicolo del Ginnasio.

L’ultimo nato del marchio è Lotus, ispirato al pittore Lorenzo Lotto, di origine veneta ma marchigiano d’adozione. Venduto in due tipi di confezione – con o senza monografia -, è un’ottima idea per regali natalizi, ma sarà presente in negozio anche dopo le feste.

Si tratta di un tè in edizione limitata, presente soltanto nel punto vendita jesino ed esclusivamente in cofanetto.

«Siamo partiti da un’iniziativa dei Comuni lotteschi – ha spiegato Fabiola Ruggiero (foto in primo piano), creatrice del marchio Cose di tè – di realizzare un biglietto aperto per far visitare in maniera illimitata le opere del pittore nelle varie città marchigiane in cui sono dislocate. Abbiamo quindi deciso di sostenere quest’idea mettendo insieme al tè nel cofanetto-regalo un biglietto».

Lotus è la firma di Lotto, ed è realizzato con i piccoli dettagli che componevano i suoi quadri. Sono presenti la rosa, simbolo di passione e del sangue di Cristo, la violetta, simbolo dell’aldilà. È inoltre un tè bianco, simbolo di purezza, che in Lotto è rappresentata dal giglio. Completa il quadretto l’anice verde di Castignano.

Il tè nasce per espandere l’esperienza sensoriale dell’arte, un viaggio che sconfina nella scoperta olfattiva e dei luoghi.

Il cofanetto base comprende tè, biglietto aperto e lettera di presentazione. La confezione più grande include invece anche un catalogo di Loretta Mozzoni, ex direttrice della Pinacoteca Civica, in cui sono illustrati alcuni dei segreti del pittore.

Il ricavato dei biglietti e della monografia va a beneficio dei Comuni lotteschi. Un contributo fondamentale per quest’idea è venuto da Simona Cardinali, curatrice della collezione di Arte contemporanea della Pinacoteca.

Nel negozio di vicolo del Ginnasio sono presenti anche le praline di cioccolato prodotte dalla ditta lauretana Picchio, ispirate a Giacomo Leopardi, marchigiano d’eccellenza.

Elisa Ortolani

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