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Cronaca

JESI Urla, risse, violazione normative anti Covid: locale chiuso per 15 giorni

Frequentato anche da pregiudicati, situazione di forte allarme sociale con rischio per la pubblica sicurezza

JESI, 27 febbraio 2021 – Il Questore di Ancona, nella giornata di ieri, ai sensi dell’art. 100 del Tulps, ha disposto la sospensione per 15 giorni della licenza commerciale di un locale cittadino.

Conseguentemente, nella mattinata odierna, personale della Squadra Amministrativa e di Sicurezza della Divisione Pasi della Questura, coadiuvata da personale del Commissariato della Polizia di Stato di Jesi (foto in primo piano), ha disposto la notifica del predetto provvedimento sanzionatorio del Questore e ha messo i sigilli all’attività, apponendo il cartello di chiusura previsto dalla normativa.

In seguito alla presentazione di alcuni esposti, avanzati dai residenti della zona e da titolari di attività commerciali limitrofe a quello di cui è stato imposta la chiusura, sono stati avviati mirati accertamenti che hanno in breve tempo permesso di verificare come l’attività fosse divenuta sistematico ritrovo di persone (alcune delle quali pregiudicati) che disturbavano la quiete pubblica con urla, schiamazzi e litigi.

In alcuni casi gli avventori del pubblico esercizio avevano dato vita a vere e proprie risse che avevano interessato le vetrine di esercizi commerciali contigui al locale, in altri gli urinavano fuori dal locale, dopo avere consumato bevande alcoliche.

Gli accertamenti di Polizia amministrativa hanno complessivamente permesso di verificare come, da alcuni mesi, vi fosse uno stato di totale degrado nell’area contigua al locale, con tracce di urina e vomito anche a ridosso delle porte di ingresso degli altri esercizio, con la presenza di persone intente a consumare bevande alcoliche assembrati in modo tale da violare le disposizioni anti-Covid.

La situazione che si era venuta a creare, oltre ad allontanare tanti abituali clienti dalle attività commerciali limitrofe, è stata ritenuta idonea a creare un forte allarme sociale che destabilizzava e contrastava con i principi di legalità, mettendo a rischio la pubblica sicurezza.

Il locale in passato, nel marzo e nell’aprile 2020 era stato contravvenzionato dalla Polizia Municipale per la violazione della normativa anti-Covid vigente, in quanto il suo gestore teneva aperto il bar, incrementando il rischio di contagio del virus.

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