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LETTERE & OPINIONI TORRE ERAP, ‘JESI IN COMUNE’ RIBATTE: “I FATTI SONO CHIARI”

JESI, 6 settembre 2017 – In risposta al comunicato stampa inviato da Jesiamo e Jesinsieme ribadiamo quanto già detto: gli unici “fatti”, se così vogliamo chiamarli, sono le parole del Sindaco che si limita a ripetere che la decisione presa era irreversibile.

Jesi in Comune e i comitati contro la costruzione hanno pubblicato – ripetutamente – una serie di documenti: la lettera del Sindaco che stoppa la Regione nel 2014, il rendering del piano Campo Boario, la proposta di soluzione alternativa su come e dove spostare l’edilizia convenzionata sul modello di quanto è stato fatto per San’Agostino nel 2013.

Jesi in Comune ha inoltre spiegato i motivi giuridici per i quali il rilascio di un nuovo permesso sembra irregolare e quelli che consentivano e consentono un intervento dell’Amministrazione in autotutela per congelare il progetto.

Abbiamo anche pubblicato, più volte, le proposte alterative: come la delocalizzare l’intervento in altra area comunale (ce ne sono) e cambiare la tipologia costruttiva.

C’è un precedente recente: Sant’Agostino.

In quel caso il Sindaco Bacci ha bloccato il Contratto di Quartiere e buona parte dei suoi alloggi sociali – cantierizzati da Erap.

Poi ha obbligato Erap ad “accettare” la variazione di convenzione, contratti e appalti, scambiando gli alloggi sociali del Chiostro con altri che mise a disposizione nel centro storico, anche variando il progetto delle ex Carceri.

Le spese sostenute per progettazione da Erap sono state trasferite su chi comprerà gli alloggi realizzati nel Chiostro, ora edilizia privata. Nel frattempo si è adoperato per non perdere i fondi del contratto di quartiere, 1.7 milioni circa.

Rimane il fatto che in questo Consiglio della costruzione della torre Erap non si potrà discutere.

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